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Nelle sue funzioni di direttore esecutivo del Consiglio delle Fondazioni e dei Fondi finlandesi Liisa Suvikumpu gode di un punto di vista invidiabile sulla società, e sa bene che cosa si può ottenere in termini di scienza, arte, cultura e altri settori di interesse sociale distribuendo i contributi erogati dalle varie fondazioni nazionali. È fiera di quanto fa l’università di Helsinki e spera che anche in futuro quelle umane saranno considerate le più importanti tra le risorse dell’ateneo.

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Mika Lavento è professore ordinario di Archeologia e la sua attività di ricerca sul campo si dispiega un po’ in tutto il mondo. Principalmente ha lavorato nella cintura delle conifere nordiche, ma ha diretto vaste campagne di ricerche anche in Grecia e nel Medio Oriente. Il fascino dell’Archeologia, secondo Lavento, sta nella sua peculiarità di combinare diverse discipline e nella rapidità con cui evolvono i suoi metodi scientifici. L’acquisizione di nuovi materiali di ricerca non solo costituisce un incremento di conoscenze, ma può anche cambiare notevolmente il nostro modo di pensare il passato.

Mikko Myllykoski si è trovato ad esercitare il mestiere di ’Direttore delle Esperienze’ (’Elämysjohtaja’) al Museo della Scienza ’Heureka’ un po’ come un clandestino. Gli studi di Storia, Latino e Letteratura romana, nonché di Archeologia classica lo avevano in effetti portato da studente a scrivere cronache e progettare esposizioni in occasione del 350esimo centenario di vita dell’Università di Helsinki. Nella sua tesi di dottorato, in preparazione, si interroga sulla medialità delle esposizioni come radicale innovazione sociale.

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Il titolo di Dottore di ricerca è un importante riconoscimento di cui l’università può insegnire anche dei privati cittadini. Diversamente dalle normali procedure di conseguimento del titolo, il dottorato ’ad honorem’ non dipende da meriti propriamente accademici. Di norma può ricevere questo riconoscimento chi ha svolto un ruolo significativo per il progresso della scienza, dell’università o della cosa pubblica. Il dottorato ’ad honorem’ è dunque lo strumento per mezzo del quale l’università può sottolineare tematiche considerate particolarmente importanti o attuali. Il dottorato ’ad honorem’ viene assegnato dalle singole Facoltà generalmente ogni quattro anni, nel corso della cosiddetta ’Promootio’, la solenne cerimonia in cui si festeggiano i laureati che hanno terminato i loro studi e i neodottori di ricerca. Una speciale commissione raccoglie e vaglia le proposte e decide ufficialmente chi deve essere insignito del titolo. La prossima ’Promootio’ della Facoltà di Lettere sarà organizzata nel 2018. Per questo progetto abbiamo scelto otto dottori di ricerca ad honorem che ci sono sembrati particolarmente significativi.

Nonostante le tante traversie patite, le difficoltà economiche e una vita breve, Karl Collan appartenne alla schiera delle figure più significative del suo tempo in molti campi. Da studente partecipò intensamente all’attività delle associazioni studentesche, dopo di che lavorò a lungo come insegnante presso la Scuola femminile di Helsinki e la locale università. Fu il vero creatore del sistema di conservazione e servizi dell’allora appena fondata biblioteca degli studenti dell’università di Helsinki e introdusse molte moderne innovazioni pratiche nella biblioteca dell’università. Collan è però meglio noto nel campo della musica, soprattutto in quanto compositore di un famoso canto natalizio che ha singolarmente a che fare con l’Italia, 'Sylvias hälsning från Sicilien' (it. ’Saluti di Sylvia dalla Sicilia’).

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Anna Laurinsilta vede nel suo lavoro di ogni giorno che anche un piccolo aiuto è importante. Come responsabile della raccolta fondi della Croce Rossa finlandese ha imparato che il tempo generosamente donato dai volontari non vale meno di un contributo in denaro. Gli studi di Etnologia le hanno dato la capacità di individuare una prospettiva dietro ai nudi numeri: in fin dei conti è sempre questione di persone, sia che vogliano aiutare sia che abbiano bisogno di essere aiutate.

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Anu Koivunen è una ’nerd’ della politica che dopo aver ricevuto un’istruzione da studiosa d’arte è maturata come ricercatrice nel campo degli studi di genere e del rapporto tra potere e mezzi di comunicazione di massa. Poi ha preso confidenza con la storia del cinema e della televisione finlandese e con la narrativa ’gender’ legata alla rappresentazione della nazionalità. Attualmente studia le prerogative della sfera politica pubblica e il ruolo svolto dalla televisione degli anni Sessanta e Settanta nella costruzione di uno spazio pubblico nazionale, le nuove forme di rappresentazione identitarie dei fennofoni di Svezia e i film girati negli anni Sessanta da Jörn Donner.

Paolo Ribaldini è uno studioso e musicista italiano trasferitosi a Helsinki nel 2012. A dispetto di quattordici anni di studi in violino classico, la sua ricerca si focalizza attualmente sulla popular music, ed in particolare sul periodo classico dell’heavy metal. Ribaldini è inoltre un cantante rock in attività e ha preso parte allo show televisivo 'The Voice of Finland' nel 2015.

Matti Sintonen non ha mai avuto alcun dubbio su cosa avrebbe fatto da grande. Nel 1984 discusse la sua tesi di dottorato in Filosofia teoretica. Quell’evento rimase impresso nella memoria anche della generazione seguente. ”Ancora molti anni dopo – rivela Sintonen – mia figlia Kaarina, che all’epoca della discussione aveva solo 4 anni, una volta che passavamo in auto a fianco dell’edificio principale dell’Università, si ricordò che il papà si era addottorato là. L’argomento si era presentato l’anno stesso della discussione all’asilo della chiesa di S. Giovanni. L’insegnante aveva chiesto ai bimbi di presentarsi e di raccontare che cosa facessero mamma e papà. Quanto al papà, nessun problema. Kaarina scandì, con voce vibrante, che ’Papà è dottole di figolofia!’. Ma quando l’insegnante chiese che cosa facesse invece la mamma, mia figlia si mise il pollice in bocca e cominciò a riflettere. Alla fine tutto le fu chiaro: ’Ah beh, lavora, lei!’”.

Touko Siltala si è divertito per più di trent’anni nel settore dell’editoria e ora sta vivendo il suo sogno. La casa editrice che porta il suo nome è una comunità professionale il cui cuore sono gli autori, la scrittura e i libri. Secondo Siltala ciò che garantisce ai libri un successo permanente, anche per il futuro, sono uno stile di scrittura capace di catturare i lettori, l’abilità nel costruire l’intreccio narrativo e la capacità di trasmettere emozioni.

Lotte Tarkka è professore ordinario di Folcloristica. Il suo settore di specializzazione è la poesia popolare e la mitologia finlandese. Crede nel potere della parola e non si stanca mai della bellezza della poesia magica finlandese. Gli studi di dottorato in Antropologia condotti presso l’università di Cambridge l’hanno portata dallo studio delle tradizioni careliane a una fruttuosa iniziazione ai circoli dell’antropologia simbolica e della microstoria. Tarkka studia il linguaggio della poesia insieme al suo contesto sociale e storico, nell’uso quotidiano. Oltre alla poesia popolare nel metro del Kalevala, Tarkka si è occupata di mitologia ambientale, di proverbi, delle varie trasformazioni delle tradizioni, degli usi ideologici del folclore… e naturalmente del Kalevala!

Karl-Erik Michelsen, professore ordinario al Politecnico di Lappeenranta, ha alle spalle una lunga carriera internazionale di scienziato. I suoi settori di ricerca includono la scienza, la tecnologia e il mondo moderno in cui viviamo. Per Michelsen l’umanesimo è uno stile di vita, ma allo stesso tempo anche un soggetto di continua riflessione critica. Michelsen, che si considera una specie di decatleta universitario, si sforza continuamente nei suoi studi di oltrepassare i confini delle singole discipline scientifiche e di esercitare un’influenza sulla società che ci circonda.

Libera docente di Folcloristica e ricercatrice dell’Accademia di Finlandia, Kirsti Salmi-Niklander scartabella vecchie carte polverose per ritrovarvi uomini, comunità, racconti e memorie. Ha imparato ad assumere un atteggiamento tollerante nei confronti della polvere e delle pile di carte lasciate qua e là, ma riconosce che la sistematicità è una virtù e la digitalizzazione una cosa fantastica. Sperimenta l’ebbrezza del successo quando vede finalmente guizzare una bianca fiammella nel caminetto, e si perde di tanto in tanto visitando cimiteri e negozi di filati.

Professore emerito di Storia dell’arte, Riitta Nikula è specializzata nello studio dell’architettura urbana finlandese del Novecento. Il paesaggio urbanizzato e il significato degli isolati e delle singole case nel tessuto della città e nella vita degli abitanti l’hanno affascinata come studiosa per quasi 50 anni. Quando insegnava all’università, Nikula era una docente disponibile al dialogo e pronta ad incoraggiare gli studenti a fare esperienza diretta di ciò che li circondava, girando in bicicletta o andando a spasso per la città. È sempre stata convinta che – almeno nel suo campo – si impara meglio e più profondamente guardandosi intorno passeggiando che scartabellando da soli il manuale d’esame.

La ricerca e l’insegnamento pluridisciplinare sono le vere passioni di Kirsi Saarikangas, professore ordinario di Storia dell’arte. Le sue ricerche si situano spesso all’incrocio tra storia dell’arte, urbanistica e studi di genere. Attualmente si occupa delle zone abitate delle periferie urbane, degli spazi verdi urbani e delle relazioni che intercorrono tra residenti, strutture e ambiente naturale. I suoi svaghi sono il trekking e le passeggiate in montagna, in città e nei sobborghi e il nuoto nelle fredde acque del Baltico.

Markus Leikola è convinto che c’è sempre bisogno di fortuna. Chi è sfortunato sa bene com’è la vita. Ma in ogni esperienza c’è sempre in sé qualcosa di utile.

Matias Hellman ha cominciato a interessarsi al serbo-croato durante un viaggio Interrail nel 1990. La competenza linguistica acquisita con il conseguimento della laurea magistrale in Lingue e culture slave lo ha portato a prestare servizio presso il Tribunale speciale per i crimini di guerra nei Balcani e successivamente a diventare coadiutore del Presidente del Tribunale Penale Internazionale dell’Aia.

Appassionata di architettura e musica, scrittrice di romanzi storici, Sirpa Kähkönen è alla ricerca delle città perdute. La sua passione è studiare e ricostruire i sodalizi del passato, i cui destini si intrecciano a luoghi significativi e incarnano i grandi tornanti della storia. Questi circoli Kähkönen li chiama nelle sue ricerche ’androtipi’.

Jean Sibelius, il compositore finlandese più notevole e stimato al mondo, è noto soprattutto per i suoi lavori afferenti al cosiddetto Romanticismo nazionale. Sibelius compose diversi brani per le cerimonie accademiche e nel 1914 fu insignito del dottorato ’ad honorem’. Chi ha studiato particolarmente la musica di Sibelius e il suo significato culturale, nonché la sua attività politico-istituzionale è stato Veijo Murtomäki, professore presso l’Accademia Sibelius. Murtomäki si è occupato inizialmente di musica per organo, e più tardi è sorto in lui l’interesse per la teoria della musica e la sua interpretazione analitica.

Helka Kekäläinen è responsabile dell’unità che cura lo sviluppo del settore dell’istruzione superiore europea presso il Centro Nazionale per la valutazione dell’istruzione (KARVI). Alla ’Summer school’ internazionale di Scienze del teatro ha appreso le doti fondamentali dell’internazionalizzazione e le esperienze positive vissute le hanno dato il coraggio di raccogliere le sfide poste dalle culture straniere.

L’iter formativo di Henrik Meinander è stato eccezionalmente breve… almeno da un punto di visto geografico. Si è diplomato al Liceo Normale Svedese di Unioninkatu 2; ha studiato, fatto ricerca e sostenuto la sua tesi di dottorato all’università di Helsinki in Unioninkatu 34 e 36; e dal 2001 lavora come professore ordinario di Storia nella linea svedese della stessa università (Unioninkatu 38). Ma non è che non abbia fatto niente, al di fuori di Unioninkatu! Si è dato molto da fare per gli studenti e ha collaborato attivamente con associazioni scientifiche sia in Finlandia che all’estero.

Antti Summala è un filologo che crea giochi. Le abilità di scrittura affinate nel Dipartimento di inglese lo hanno portato prima a lavorare come redattore di testate giornalistiche specializzate in videogiochi e poi a diventare egli stesso un ideatore di videogiochi. Ed è stato sempre all’università di Helsinki che è nato in lui anche l’interesse per l’associazionismo e la lingua giapponese.

Tuomas Heikkilä è uno dei più formidabili studiosi del Medioevo della Finlandia intera. È noto come il ’killer’ di Sant’Enrico, la premiata lucerna dell’oscurantismo medioevale, il geniale pioniere delle ’Digital Humanities’, il brillante iniziatore dello studio della cultura scritta nell’antica Finlandia, il raffinato e scettico studioso di agiografia. E naturalmente anche l’efficientissimo direttore dell’Institutum Romanum Finlandiae di Villa Lante.

Direttrice del Museo Civico di Helsinki, Tiina Merisalo è da oltre dodici anni al timone di uno dei più grandi musei di storia culturale della Finlandia, e per vent’anni, cioè per la maggior parte della sua carriera professionale, è stata al servizio del Comune di Helsinki. Il museo – un museo dalla storia centenaria, e ciononostante in continuo rinnovamente – vive e respira in simbiosi con la città e con i cittadini. Attraverso l’attività di esso tutti hanno la possibilità di imparare ad amare Helsinki.

Jörg Tiedemann crede fermamente che le informazioni debbano essere rese disponibili a tutti e debbano poter circolare liberamente, e per ottemperare a questo scopo è necessario che siano plurilingui, parallele e univoche. Imparare a tradurre da complessi sistemi di dati è una sfida affascinante, ma le traduzioni fatte dall’elemento umano comportano talmente tante informazioni linguistiche indirette che non si può cessare di inventariarle. L’odierna linguistica computazionale si avvantaggia enormemente di risorse di questo tipo, ma anche le altre discipline umanistiche si mostrano sempre più interessate a lavorare con esse. E la chiave del successo è appunto renderle liberamente disponibili.

Johan Reinhold Aspelin fu un pioniere dell’Archeologia finlandese. Fu il primo professore ordinario finlandese del suo settore disciplinare, pubblicò la prima trattazione generale sulla preistoria della Finlandia ed ebbe il privilegio di essere nominato ’Archeologo di Stato’. L’opera della vita Aspelin la fece però creando e sviluppando in Finlandia il settore della gestione dei beni archeologici. Anche la fondazione dell’attuale Museo nazionale di Finlandia fu resa possibile dal lavoro di Aspelin.

Salama Simonen (dal 1954 Hirvonen) fece una lunga e significativa carriera nel mondo della carta stampata finlandese. Per quasi quarant’anni fu redattrice del quotidiano "Uusi Suomi", istruì generazioni di futuri giornalisti presso la Scuola Superiore di Scienze sociali (poi annessa all’Università di Tampere) e ricoprì numerosi incarichi di fiducia nel settore della stampa fino alla pensione.

Jari Tervo scrive per testate giornalistiche e per la rete, e ogni tanto si diverte anche a riempire le pagine bianche tra la prima e l’ultima copertina di un libro. La sua carriera di scrittore è iniziata in un modo un po’ ’bohème’ con la pubblicazione di poesie. Dopo un decennio di lavoro come pubblicista, si è trasformata in un andirivieni tra verità e finzione in forma di prosa e colonne giornalistiche. Dato che ogni tanto gli capitava di sentire la mancanza dei suoi vecchi compagni di lavoro, nel 1998 ha accettato di straparlare delle notizie di attualità per il programma della radiotelevisione nazionale ’Uutisvuoto’. E lì è rimasto (per ora…).

Nel suo lavoro di fotografo professionista Veikko Somerpuro sfrutta le competenze acquisite durante gli studi di Filosofia ed Estetica. Ogni contesto fotografico ha le sue peculiarità: oltre a una perfetta padronanza tecnica, a un vero fotografo si richiede una profonda visione dell’idea di fotografia e la capacità di interagire con il soggetto da riprendere. Somerpuro è contento di essere diventato un impreditore per caso. Attraverso le sue fotografie vive l’esperienza di poter produrre qualcosa di prezioso per i suoi clienti. Qualcosa che non riuscirebbe a produrre con la penna.

Noto cantante nei complessi di musica ‘rap’ Atomirotta e Notkea Rotta, Mikko Sarjanen ha scoperto la civiltà letteraria studiando Letterature finlandesi all’università. In quegli anni il suo passatempo, la musica, è diventato la sua professione e frequentare l’università, conseguentemente, è diventato per lui un passatempo. Sarjanen promette di sforzarsi di portare a conclusione la sua tesi, rimasta in sospeso, ma secondo lui il suo percorso di formazione di umanista ha già dato i suoi frutti.

Rettore dell’università della Lapponia dal 2006, Mauri Ylä-Kotola ha studiato filosofia all’università di Helsinki negli anni Novanta. L’interesse per lo studio dei mezzi di comunicazione di massa lo ha rapidamente condotto, dopo la laurea, a Rovaniemi, dove l’impiego di esercitatore a contratto si è presto trasformato in un incarico di lettore e infine in una cattedra di Scienze dei media. Ylä-Kotola, che ha saputo dare un notevole impulso allo sviluppo del suo campo d’indagine, è un fervente sostenitore di un’istruzione superiore interdisciplinare e poliedrica.

Direttore esecutivo della ditta Paletti s.p.a., Ville Laakso vede una certa logica nel suo percorso professionale, che lo ha visto passare, da studente di linguistica negli anni Novanta, a imprenditore qualche anno più tardi. ”La sfida di imparare una lingua in una situazione concreta, senza grammatica, insegnanti o testi scritti, comporta la capacità di sapersi assumere dei rischi e di saper gestire la precarietà. L’attività di imprenditore implica uno stile di vita molto simile, caratterizzato da rischi e incertezze”. Laakso si meraviglia anche del fatto che l’università non sappia sfruttare meglio i talenti nascosti degli umanisti in attività di tipo imprenditoriale.

Annamari Sarajas ebbe una carriera notevole sia come giornalista che come accademica. Come pubblicista esercitò un influsso determinante nello sviluppo del settore culturale della stampa finlandese, e come ricercatrice scrisse importanti monografie di storia della letteratura, nelle quali seppe combinare una severa disciplina scientifica e un atteggiamento ammiccante verso il lettore. In un caso come nell’altro il filo conduttore della sua attività fu una concezione integrale della cultura.

Edvard af Brunér fu un poliedrico studioso dell’antico, che come professore puntò a sviluppare l’insegnamento della lingua e della letteratura greca e latina sia all’università che nelle scuole superiori. La grammatica latina da lui allestita fu utilizzata come manuale per più di mezzo secolo. La sua promettente carriera fu però prematuramente stroncata da una malattia, e il suo pioneristico studio sul poeta Catullo, che avrebbe aperto importanti scenari a livello internazionale, si perse negli oscuri meandri della storia.

Autentico ’jolly’ della cultura, ben noto per l’impressionante varietà del suo repertorio, Mauri Antero Numminen si è iscritto all’università di Helsinki nel lontano 1960, sbizzarrendosi a studiare, tra l’altro, filosofia, linguistica, sociologia, economia, lingue inuit e bantù nonché poesia popolare. Alla tesi non ci è mai arrivato, a dire il vero, ma la sua lunga carriera negli ambienti musicali, letterari e cinematografici gli hanno fruttato un dottorato ’ad honorem’ nel 2014.

Storico e ricercatore culturale, Peter Stadius è professore ordinario di Studi nordici all’università di Helsinki. Si è occupato principalmente dell’immagine e della concezione dei paesi nordici all’estero. Dal punto di vista cronologico, i suoi studi si muovono tra la prima età moderna e il contemporaneo, e dal punto di vista metodologico ha tentato di mettere in relazione la più recente Storia delle idee con la Scienza della Letteratura e la Geografia culturale. Come direttore scientifico del Centro di Studi nordici lavora per creare una piattaforma comune alla ricerca sui temi legati a questi paesi. Tra i suoi obiettivi c’è anche sollevare nuove questioni e modi di intendere la specificità dei paesi scandinavi nell’odierno contesto globale

Professore ordinario di Storia della Finlandia, Juha Siltala ha cominciato a interessarsi di psicostoria, come puro passatempo, negli anni Ottanta, muovendo dalla tradizione psicoanalitica. Nel corso degli anni ha poi allargato il raggio delle sue ricerche verso la psicologia sociale, le neuroscienze, la psicologia evoluzionistica e il comportamentismo economico. Indipendentemente dal punto di vista, l’obiettivo scientifico di Siltala è creare una sintesi delle modalità di comportamento dell’uomo e delle società alla luce della storia.

Nell’estate del 1984, appena diplomato, Markus Itkonen si invaghì del carattere tipografico ‘Gill Sans’, senza sapere che nella classificazione dei caratteri di stampa esso viene connesso specificamente alle discipline umanistiche, in particolare al genere del ‘grotesque’. Oggi Itkonen è principalmente un grafico librario e secondariamente un saggista e un insegnante di pratiche tipografiche. A quanto pare è anche l’unico finlandese al mondo ad aver sostenuto una tesi di dottorato sulla tipografia. Il ‘Gill Sans’ è ancora uno dei suoi caratteri preferiti, ma ora può dire di conoscere molto meglio le sue implicazioni umanistiche.

Dalla penna di Kari Hotakainen sono usciti romanzi, libri per bambini e per ragazzi, poesia, testi per il teatro, elzeviri, articoli di giornale e perfino testi pubblicitari. La sua tecnica di scrittura simultaneamente attiva su più fronti (lui la chiama la tecnica ‘dei cinque ruscelli’) è una vera garanzia: non passa giorno che non dia i suoi frutti. Per Hotakainen il lettore è una specie di regina o di re, che legge e sperimenta i suoi testi un po’ come gli pare. Per fare lo scrittore basta saper scrivere bene.

Gabriel Rein ricoprì molti incarichi all’Università Imperiale ”Alessandro I”, come funzionario della biblioteca, lettore di tedesco e professore ordinario di Storia. Fu anche Rettore dell’università negli anni 1848–1858. Liberale e difensore dell’identità finlandese, Rein ottenne il blasone nobiliare nel 1856 e partecipò alle Diete Nazionali organizzate negli anni Sessanta dell’Ottocento. Fu Rettore in un periodo difficile, e dovette destreggiarsi tra le tendenze autoritarie del corpo accademico e le aspirazioni liberali degli studenti. In seguito a uno scandalo che scosse il mondo accademico si trovò alla fine costretto a dimettersi, in tempi in cui evidentemente rettori e decani erano ancora disposti a farlo.

Georg Gimpl ha lavorato per quasi quarant’anni all’Università di Helsinki come lettore e professore associato di tedesco e di Letteratura austriaca. È scomparso improvvisamente pochi mesi dopo aver lasciato il servizio. I suoi studenti e i colleghi (non solo tedeschi) lo ricordano con profondo affetto.

Marco Mäkinen è un appassionato difensore dei ’brand’ e del ‘marketing’ che ha fatto della sua vita una missione per salvare le imprese finlandesi, e attraverso di esse il paese intero, nell’odierna competizione globale. Secondo lui le imprese e la società finlandesi non possono fiorire se non osiamo ascoltare e raccontare storie affascinanti. Nel 2016 pubblicherà un nuovo libro sui ‘brand’ insieme con Anja e Tuomas Kahri e Ossi Ahto.

I biografi di Olof Enckell dividono la sua carriera in due sezioni: pratica della Letteratura e attività accademica. Entrambe sono significative, giacchè come scrittore creativo Enckell fu, con suo fratello Rabbe, uno dei promotori del cosiddetto Modernismo finlandese di lingua svedese; e come professore fu un notevole studioso della lirica fennosvedese, di cui contribuì a fondare lo statuto con le sue ricerche su Elmer Diktonius. D’altra parte, nella produzione letteraria di Enckell si riscontra un forte spirito patriottico e una romantica nostalgia della Carelia orientale, che amava percorrere lungamente prima che al termine della seconda guerra mondiale essa passasse all’Unione Sovietica.

Timo Honkela è stato descritto come un uomo del Rinascimento. È un esperto di informatica “a misura d’uomo”, che vuole dare una risposta alle questioni fondamentali poste dalla lingua, dalla mente e dalla società. Un pensatore, un filosofo, che si propone di mettere l’intelligenza artificiale al servizio dell’Umanesimo. Un ricercatore riflessivo, il cui cuore batte per l’arte.

La passione giovanile di Harri Lammi era la Filosofia teoretica, ma poi hanno avuto la meglio le organizzazioni ambientaliste. Lammi lavora per Greenpeace quasi dal 2000. Attualmente è impegnato in una campagna per la diminuzione mondiale dell’uso dei combustibili fossili, soprattutto del carbone.

Per Hanna Korsberg l’università è un posto di lavoro da sogno per la sua disciplina, dato che ama sia la ricerca che l’insegnamento. Al lavoro ha comunque imparato almeno questo: che l’unica costante è il cambiamento. Imitando l’esempio degli insegnanti universitaria che ha più ammirato ha sempre cercato di essere attiva in tutto. Anche andando al lavoro, perché camminare la aiuta a pensare meglio.

Anni Sinnemäki, che è oggi vicesindaco di Helsinki, sogna una città in pieno sviluppo e tanti viali alberati. Prima di ciò, è stata parlamentare per quasi sedici anni. Gli studi di letteratura e filosofia russa hanno nutrito il suo pensiero critico, il suo spirito analitico e la sua capacità di costruirsi una visione globale delle cose. Ai tempi dell’università ha cominciato a scrivere testi per il complesso musicale degli Ultra Bra, e non ha perso il vizio di fare versi.

Lunga è stata la carriera di Marjatta Väänänen, giornalista, politica e opinionista. La si ricorda come arcigna ministra negli anni Settanta e Ottanta, patrocinatrice delle condizioni delle casalinghe e strenua paladina del pluralismo culturale contro il programma massificante del cosiddetto ’taistolismo’ (movimento di estrema sinistra che fu così battezzato dal nome del suo leader, Taisto Sinisalo). Fu anche una sostenitrice della cooperazione tra i paesi scandinavi e si diede da fare per tutelare i diritti degli scolari fennofoni figli di immigrati in Svezia. Si adoperò a lungo anche come rappresentante dei diritti delle donne, per esempio nella Federazione delle associazioni di difesa delle donne. Nel 1994 le fu riconosciuto il titolo onorario di Ministro permanente.

Professore emerito, Fred Karlsson si sente un linguista tuttofare. Come materia di insegnamento, la Linguistica generale ha dimensioni a dir poco universali. Di cattedre dedicate alle diverse lingue all’università di Helsinki ce ne sono decine. Oltre ad esse, la linguistica generale si occupa di tutte le altre 6.900 lingue esistenti, oltre che di teorie e metodologie linguistiche.

Professore ”McDonnell Douglas” di Studi americani, Mikko Saikku è un americanista di lunga data e uno studioso dell’ambiente che muove da una formazione di umanista e da interessi di ampio respiro. I suoi studi si concentrano soprattutto sulla storia ambientale nordamericana e sulla cultura degli Stati Uniti del sud, nel quadro di riferimento interdisciplinare dei cosiddetti “American Studies”. Per dare un’idea della larghezza dei suoi interessi, si occupa con la stessa passione del “blues” di Charley Patton, della concezione della natura di James Fenimore Cooper e Zachris Topelius e del film “noir”; e non teme neppure di azzardare un confronto tra Daniel Boone e Martti Kitunen e la cultura gastronomica del “cajun”.

Riconosciuto dai contemporanei come il più significativo giornalista dei suoi tempi, Axel Lille fu per diversi decenni la personalità più influente del cosiddetto movimento suecomane finlandese. Diresse il principale giornale in svedese del paese, fondò e presiedette il Partito popolare degli Svedesi di Finlandia, e infine si adoperò energicamente per l’Indipendenza nazionale. Il giorno della ”svedesità” (finn. ’Ruotsalaisuuden päivä’, sv. ’Svenska dagen’), che si celebra in Finlandia il 6 novembre, fu istituito proprio per sua iniziativa nel 1908.

Heikki Nevala ha cominciato a interessarsi all’illusionismo da ragazzino, e ciò ha irrevocabilmente segnato la sua vita. Saggista specializzato nello studio dell’intrattenimento, ha prodotto diverse pubblicazioni nel settore; l’ultima in ordine di tempo tratta l’attività dei circhi e delle fiere in Finlandia nella prima metà del Novecento. Si esibisce come mago con il nome d’arte di Heikki Harha (it. “illusione”), e attualmente sta lavorando su una nuova opera.

Sanna Kaisa Spoof vanta una profonda conoscenza del settore dell’istruzione superiore e della ricerca. Attualmente il suo lavoro comporta l’individuazione dei plagi in ogni settore disciplinare e la previsione delle questioni etiche nel campo delle scienze umane. Sulla scrivania c’è in questo momento un invito alle università a sorvegliare meglio gli aspetti etici della direzione e del processo di verifica delle tesi di dottorato. Etnologa, non è diventata una “poliziotta della tradizione”, ma una “carabiniera della scienza”...

Marjo Timonen sa spesso già in anticipo di che cosa si parlerà nei notiziari televisivi. Come responsabile delle informazioni e delle comunicazioni del Parlamento ha il compito di tenere al corrente i deputati e di promuovere la trasparenza, l’accessibilità e l’interazione del suo posto di lavoro. Se il Parlamento finlandese è il più ‘aperto’ del mondo, di ciò si può ringraziare anche la ferrea professionalità di Marjo Timonen nell’esercizio delle sue funzioni.

Johanna Vakkari è una Storica dell’Arte specializzata in arte contemporanea, arte antica italiana e storia delle idee e delle scienze. Attualmente dirige il programma di Arte e Cultura dell’Istituto finlandese a Londra. Prima di trasferirsi sulle rive del Tamigi ha lavorato all’Accademia di Belle Arti della cosiddetta Università delle Arti e prima ancora, per vent’anni, ha insegnato e svolto attività di ricerca presso l’unità di Storia dell’Arte dell’Università di Helsinki. Ha dedicato anche molto del proprio tempo libero alla promozione della sua disciplina, per esempio come presidente dell’Associazione finlandese di Storia dell’Arte e come caporedattrice della collana e della rivista on line «TAHITI».

Professore emerito, Yrjö Kaukiainen discende da una famiglia di marinai di Koivisto, nella Carelia. Studioso di storia del commercio marittimo di caratura internazionale, Kaukiainen insiste sul fatto che nei tempi della globalizzazione è importante studiare gli incontri di uomini e culture. La storia del commercio marittimo è un ottimo strumento per affrontare questo tipo di ricerche.

Sten Björkman è direttore del Museo dell’Università di Helsinki. Dopo gli studi di Storia dell’arte ha lavorato come ricercatore e direttore di progetti in numerosi musei. Durante la sua direzione, il Museo dell’Università di Helsinki ha inaugurato due nuove esposizioni permanenti presso l’Osservatorio astronomico e l’edificio principale dell’Università (‘Ajattelun voima’, it. ‘La forza del pensiero’). Si guarda comunque al futuro: sia la gestione delle collezioni che l’organizzazione delle mostre stanno trovando nuovi sbocchi.

Outi Alanko-Kahiluoto, originaria dei quartieri orientali di Helsinki, è al terzo mandato di parlamentare ed è presidente del gruppo parlamentare dei Verdi. Prima di essere eletta, ha lavorato per 13 anni come insegnante e ricercatrice nel Dipartimento di Studi artistici dell’università di Helsinki. Per lei essere umanisti significa saper entrare in empatia con gli altri, e questa qualità è essenziale per chi fa politica. Inoltre, questa empatia per essere veramente viva deve concretizzarsi in fatti e azioni.

Fresca di laurea, Tuija Talvitie approdò al “British Council of Finland” come supplente di una supplente e finì per lavorare più di vent’anni in quell’organizzazione. Diventata Direttrice esecutiva della “Crisis Management Initiative” nel 2009, si è specializzata nell’individuazione delle radici delle cause dei conflitti internazionali. Dà aria fresca alle sue idee nella comunità 'think-tank', nella quale può condividere le sue competenze e le sue esperienze.

Liisa Tiittula è Professore ordinario di Lingua tedesca, e si occupa soprattutto di traduzione e traduttologia. Nella ricerca dà molta importanza all’interdisciplinarità e alla capacità di offrire delle risposte convincenti alle questioni che nascono a livello sociale. Per lei tanto il processo di formazione quanto l'attività di ricerca devono essere improntati a una collaborazione con il mondo del lavoro.

Avendo studiato all’università di Helsinki Storia e scienze sociali, Pekka Impiö doveva diventare, in base alle discipline che aveva scelto, un giornalista o un diplomatico. E invece alla fine è stato il mondo dell’impresa che ha avuto la meglio. Dopo la laurea, si è specializzato in ‘Studi europei’ ed è passato a compiti lavorativi tipici del settore aziendale. Ora lavora come amministratore delegato della società TutorHouse, fondata nel 2009, che commercializza le competenze finlandesi nel settore della formazione e offre servizi integrativi privati.

Professore emerito, Kimmo Koskenniemi ha iniziato i suoi studi all’Università di Helsinki negli anni Sessanta partendo dalla matematica. Attirato dall’informatica e dalla programmazione, negli anni Ottanta passò dal Centro di calcolo universitario agli studi umanistici, mirando all’integrazione tra Linguistica generale e Informatica, e sviluppò la cosiddetta Analisi morfologica a due livelli per il riconoscimento della forma delle parole, che da lui prende nome (KIMMO). È stato professore di Linguistica computazionale e Tecnologia linguistica per oltre vent’anni.

L'ispirazione guida di Jan von Plato viene dall'affermazione di Bertrand Russell secondo cui "l'universo non riconosce i confini delle università". Senza indugio ha pubblicato articoli in riviste di filosofia, matematica e storia della scienza. L'obiettivo di "scrivere sette monografie" è vicino, dato che cinque o sei, a seconda di come si contano, le ha già pubblicate.

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Leevi Haapala ha lavorato per più di vent’anni, con diverse mansioni, al Museo di arte contemporanea di Helsinki ’Kiasma’ e dall’estate del 2015 ne è direttore. Addottoratosi nel 2011 in Storia dell’arte all’università di Helsinki , ricopre da un anno la cattedra di Professore di Arte e studi espositivi nel corso di laurea Praxis dell’Università delle Arti di Helsinki. Mentre spiega l’arte contemporanea e il ruolo del ‘Kiasma’, Haapala offre un assaggio dei temi principali della prossima mostra ARS17.

Juha Janhunen ha studiato inizialmente lingue iraliche e altaiche e anche il giapponese; più tardi si è dedicato, tra l’altro, alla geologia e alla geofisica. Ha iniziato la sua carriera universitaria come assistente di linguistica ugrofinnica all’università di Helsinki, nel 1973, e nel 1986 si è addottorato con una dissertazione sulle lingue samoiede. Dal 1994 è professore ordinario di Lingue e culture dell’Asia orientale ed è attualmente responsabile degli Studi asiatici presso il Dipartimento di Culture del mondo. Già da studente ha avuto modo di soggiornare a lungo in Ungheria e Giappone, e più tardi è stato professore in visita in molte università e istituti di ricerca giapponesi.

Tomi Huttunen è professore ordinario di Letteratura e cultura russa, e se è andato a finire in questo settore è stato per merito di Dostojevski e del rock russo. A volte è geloso del suo privilegio: poter leggere per mestiere libri russi e poterne parlare.

Punk e giramondo, Päivi Paappanen si è laureata in Antropologia culturale ed è diventata direttrice di una casa editrice. Come farebbe a sopportare i freddi inverni finlandesi senza il conforto della Letteratura?

”Decisamente il mondo della cooperazione non fa per me!”, sbottò Sami Karhu quando da studente si trovò a dover finire un corso piuttosto difficile. Le tortuosità del sistema delle cooperative gli sembravano troppo impegnative e il votaccio ricevuto lo infastidiva. Ma poi, dopo un po’ di contratti nella pubblica amministrazione, gli fu chiesto di partecipare a un progetto sulla storia della cooperazione. Gli si aprì allora una lunga carriera nell’Associazione ’Pellervo’, di cui è giunto ai vertici, come Direttore esecutivo.

Anja Snellman padroneggia sempre nuove aree dell’esistenza per pura curiosità. Come scrittrice è ben nota, ma è anche una giornalista di lungo corso. Ultimamente ha sperimentato anche la novità di dirigere un Talk show per una televisione digitale. Ha appena completato i suoi studi di specializzazione in Psicoterapia risolutiva e si sta ora concentrando sulla tesi di laurea in Letterature finlandesi.

Kauko Laitinen ha studiato e lavorato all’Università di Helsinki per vent’anni, costruendo gran parte della sua carriera nella Facoltà di Lettere. Ha passato quasi altrettanto tempo in Giappone e in Cina, studiando le lingue e le culture locali e lavorando per le ambasciate di Finlandia a Pechino e Tokio e per l’Istituto finlandese in Giappone. Uno dei suoi più significativi successi di esperto dell’area asiatica e pacifica è stata la costituzione, in Finlandia e all’Università di Helsinki, dell’Istituto Confucio, che promuove lo studio della lingua e della cultura cinese in Finlandia.

Janne Saarikivi è troppo preciso per essere un artista, ma un po' troppo scapigliato per essere considerato un ricercatore di grido. È convinto che fare ricerca non significa solo pubblicare su riviste di prima fascia, ma anche collaborare scientificamente con le minoranze linguistiche, spendersi nell’insegnamento e scrivere elzeviri sui giornali. Irrequieto per natura, si lancia continuamente in nuove imprese, la metà delle quali abbandona poi strada facendo; ciò di cui ha smesso da un pezzo di preoccuparsi, perché sa che bene o male riuscirà a realizzare l’altra metà.

Antti Aarne ebbe una carriera di tutto rispetto nello studio delle tradizioni popolari. In particolare, seppe sviluppare una classificazione di valore internazionale per le raccolte di materiali tradizionali. La tipologia da lui ideata per ordinare le trame della favole popolari si utilizza ancora oggi in tutto il mondo. Fu anche uno dei folcloristi finlandesi più noti internazionalmente.

Tuuli Merikoski riconosce dal profondo dell’anima di essere un’eterna ’runner’, ed è su questa natura di atleta di eccellenza che ha costruito la sua reputazione. Detentrice del primato nazionale finlandese sugli 800 m femminili, ha conseguito una laurea magistrale in Linguistica generale all’Università di Helsinki. Merikoski è una personalità influente a diversi livelli nel mondo dello sport professionistico ed è nota internazionalmente come esperta nella pianificazione e nella direzione dei processi formativi e di carriera degli atleti professionisti (Dual Career).

Simo Parpola è Professore emerito di Assirologia all’Università di Helsinki. Il suo settore di specializzazione è l’antico impero assiro, alla cui conoscenza ha saputo imprimere un vero salto di qualità con i suoi progetti di ricerca internazionali e con studi che hanno rivoluzionato ciò che se ne sapeva tradizionalmente. Oltre alla sua attività scientifica, Parpola ha portato avanti la questione delle prevaricazioni e delle persecuzioni subite dalle attuali popolazioni dell’Assiria e ha dato il suo contributo alla ripresa delle lingue di ceppo ugrofinnnico della Carelia russa, a rischio di estinzione.

Anna-Liisa Haavikko è una giornalista in cui la curiosità per il passato e la passione per l’attualità si conciliano in perfetta armonia nel suo lavoro. Quando va a caccia di storie, crede al potere del caso. È nel suo sia come redattrice del programma Parola pubblica di Yle che come curatrice del diario della poetessa Aila Meriluoto.

Eeva Ahtisaari è riuscita a seguire sia i negoziati di pace che la realizzazione delle prime vere libere elezioni in Namibia. Nel corso degli anni ha imparato a conoscere molti diversi stili di vita, sia in Finlandia che all’estero. Come studente di Storia ha conseguito una laurea in discipline umanistiche e ha fatto pratica come tirocinante negli anni Sessanta. Due decenni più tardi è tornata all’università e ha ripreso gli studi. Il conseguimento del diploma di laurea non le ha garantito un posto di lavoro né una carriera, ma di certo ha rivoluzionato il suo modo di pensare.

Jyrki Nummi è sempre stato affascinato dalle personalità singolari e intellettualmente indipendenti dell’università. Quando negli anni Settanta si entrava nella piccola sala per fumatori della caffetteria dell’edificio principale dell’Università, ci si poteva magari imbattere nel filosofo Pertti “Lande” Lindfors mentre si faceva la sua birretta quotidiana e sentire dalla sua viva voce il famoso “paradosso di Lande”. Di questo genere è stata la sua ‘shadow education’, l’insegnamento integrativo che ha buttato giù dalla torre svariati corsi molto meno brillanti.

Considerato uno dei maggiori storici finlandesi, Päiviö Tommila cominciò i suoi studi all’università di Helsinki all’inizio degli anni Cinquanta. Durante la sua carriera di storico fu a capo di numerosi progetti di ricerca di ampio respiro. Oltre ad essere stato professore ordinario presso le università di Helsinki e Turku, Tommila viene ricordato anche per gli anni trascorsi come rettore dell’Università di Helsinki, durante i quali diede impulso al progetto ‘Alumni’ (associazione degli ex studenti) e diresse i festeggiamenti per i 350 anni dell’università.

Professore emerito di Indologia, Asko Parpola appartiene alla ristretta cerchia dei più autorevoli studiosi mondiali delle culture Indù e Samaveda. Grazie a decine di viaggi di studio in India si è familiarizzato sia con i rituali Veda, vecchi di migliaia di anni, che con i manoscritti in sanscrito. Da studente si era avvicinato anche alle lingue classiche, e conserva ancora il vivido ricordo di un corso di topografia romana organizzato all’Institutum Romanum Finlandiae a Villa Lante.

José Filipe Silva è nato a Oporto, in Portogallo. Per un anno ha studiato Antropologia culturale all’università di Lisbona e insieme ha avuto le prime esperienza come attore dilettante, ma poi si è ritrasferito ad Oporto per studiare Filosofia. Dopo la laurea ha insegnato in numerosi licei, finché ha scoperto a Roma il fascino della Filosofia medioevale. Nel 2004 si è trasferito a Helsinki per lavorare alla sua tesi di dottorato.

Soprannominato ”il padre dell’istruzione elementare finlandese”, Uno Cygnaeus iniziò i suoi studi all’Accademia di Turku appena prima del disastroso incendio del 1827. Finì così i suoi studi a Helsinki, dopo di che intraprese una serie di viaggi in giro per il mondo come cappellano, esperienze che gli consentirono di allargare le sue vedute pedagogiche. In età più matura diresse il seminario di Jyväskylä e fu nominato ispettore generale delle scuole elementari finlandesi, incarico nell’esercizio del quale ebbe modo di influenzare in modo determinante lo sviluppo dell’istruzione di base in Finlandia.

Professore emerito, Markku Henriksson è uno studioso di lungo corso del Nord-America, e ha ricevuto numerosi riconoscimenti al di là dell’Atlantico. Fino al 2014 è stato il primo professore della facoltà di Lettere dell’Università di Helsinki titolare di una cattedra finanziata da uno sponsor esterno, la McDonnell Douglas. Henriksson ha una formazione di specialista delle Scienze sociali, ma ha speso gran parte della sua carriera all’Istituto Renvall, allora incardinato nella Facoltà di lettere. Ha sempre incoraggiato i suoi studenti a lavorare sul campo, perché un ricercatore deve conoscere come si deve l’area di cui aspira ad essere uno specialista.

Otto Wille Kuusinen è una delle figure più discusse della Finlandia del Novecento, oggetto tanto di aspre critiche quanto di fanatica ammirazione. Lo si ricorda forse soprattutto per il suo ruolo politico ai tempi della Guerra civile finlandese del 1918, come presidente del cosiddetto governo-fantoccio di Terijoki durante la Guerra d’inverno (1939-1940) e per la sua successiva militanza nelle file del Partito Comunista Finlandese. La sua presenza in queste pagine è dovuta però piuttosto al fatto che non fu semplicemente un ideologo, ma anche un poeta di squisita sensibilità e un intellettuale poliedrico formatosi nel liceo di Jyväskylä, al quale da giovane molti avevano pronosticato una carriera da professore universitario.

”Tra due mali scelgo sempre quello che non ho provato prima”. Questa battuta di Mae West si può applicare benissimo anche alla carriera di Kirsti Manninen. Come studiosa si è occupata, tra l’altro, dell’Associazione accademica Carelia (‘Akateeminen Karjala-Seura’), di elzeviri e spettacoli di intrattenimento per le donne, e come scrittrice è autrice di recensioni letterarie, libri di saggistica, gialli, romanzi, libri per l’infanzia e sceneggiature per la televisione. Al momento sta lavorando a un ‘musical’.

Alice Martin all’università ha studiato materie utili come l’inglese antico e la metrica. Una volta trovato lavoro presso la casa editrice WSOY, prima come traduttrice e poi come redattrice per la letteratura straniera in traduzione, ha interrotto gli studi per un lungo periodo. Il lavoro redazionale sulla nuova traduzione in finnico della produzione teatrale shakespeariana, durato dieci anni, è diventato una parte importante della sua vita.

Noto per la sua attività di educatore popolare e pensatore liberale, Zachris Castrén studiò Filosofia della religione ed Etica all’università di Helsinki alla fine dell’Ottocento. Presidente dell’Unione degli studenti finlandesi, Castrén scrisse su periodici importanti dell’epoca come «Päivälehti» e «Valvoja». All’università fu ricordato come uno stimato insegnante e collega. Nelle elezioni del 1909 fu eletto deputato tra le fila del Partito dei Giovani Finlandesi, ma spese gli ultimi anni della sua vita come Direttore della Scuola di formazione professionale di lingua finnica di Helsinki. Sviluppò anche le basi concettuali del Movimento per l’istruzione dei lavoratori, tanto da ricevere il soprannome di ”anima del movimento”.

Trovare la propria strada non è affatto semplice, ma in fondo secondo Olli Vänskä la cosa più importante è il viaggio di scoperta che ciascuno compie alla ricerca di sé. E così, quando la musica lo ha trascinato nel mondo e la sua innata curiosità lo ha portato al giornalismo, la sua tesi di laurea è rimasta nel cassetto. Come giornalista e violinista Vänskä si tiene in equilibrio nel suo lavoro tra l’Heavy metal e il mondo dell’informatica.

Maila Talvio, scrittrice le cui opere trattano spesso problemi sociali e di psicologia individuale, viene ricordata sia per il suo stile di scrittura dai toni piuttosto cupi che per le sue doti di brillante oratrice. A contrappunto di scritti che spesso affrontano la questione della morte e risultano traboccanti di malinconia, i suoi discorsi pubblici rivelavano una prospettiva più ottimistica e fiduciosa nel progresso. Come riconoscimento alla sua strenua attività per l’associazione degli studenti della regione di Satakunta, l’università di Helsinki la insignì nel 1950 del dottorato di ricerca ‘ad honorem’.

Gunnar Suolahti fu il vero ideatore dell’indirizzo di ricerca storico-culturale in Finlandia. È noto per l’accuratezza delle sue ricerche e per aver sfruttato corpora molto ampi. Soprattutto nei suoi studi sul clero finlandese seppe edificare attraverso minuti dettagli un quadro molto più ampio e complesso. Oltre a svolgere le incombenze di professore, Suolahti partecipò all’attività delle associazioni studentesche e ricoprì incarichi dirigenziali in numerose società scientifiche.

Olavi Paavolainen è considerato una delle figure più contradditorie della cultura finlandese. Scrittore, saggista e critico, personalità influente in gioventù del movimento letterario dei ‘Tulenkantajat ‘(it. ‘tedofori’), Paavolainen si trovò sempre a suo agio fra le ideologie estreme del suo tempo. Oltre ad essere affascinato dalla tradizione careliana e dai paesaggi nazionali, Paavolainen, da vero cosmopolita qual era, fu allo stesso tempo attratto dalle correnti di pensiero a lui contemporanee, come il Futurismo e il Fascismo.

Gli studi di Scienze del teatro hanno aiutato Viljami Puustinen a scoprire il suo talento per la scrittura creativa. Ben noto come giornalista specializzato in musica moderna, Puustinen ha pubblicato tre volumi sulla storia del rock. Nel suo prossimo libro si immergerà nella storia della cultura finlandese alla fine dell’Ottocento.

La scelta dell’Estetica come materia principale sarebbe stata perfetta per un’innovatrice multidisciplinare, ma in realtà quando studiava Laura-Maija Hero non sapeva ancora che cosa avrebbe fatto da grande. Ciononostante era irrestistibilmente attratta dal mondo delle arti visive, dalla creatività e dall’innovatività, oltre che dall’uomo come essere sociale. In seguito si è resa conto che la sua era stata una scelta geniale, se combinata con diverse materie complementari e studi integrativi nel campo del marketing e della tecnologia.

Erja Tenhonen-Lightfoot insegna interpretariato all’Università di Helsinki ed ha lavorato a lungo come interprete in diversi contesti, soprattutto conferenze. Per Tenhonen-Lightfoot è una grande soddisfazione vedere i propri studenti diventare interpreti di valore e inserirsi nel mondo del lavoro. Negli strumenti informatici di traduzione e interpretariato vede sia rischi che grandi possibilità.

Liisa Savunen ha studiato Storia, scrivendo poi la sua tesi di dottorato in Storia Antica. Nel mondo del lavoro non si è comunque occupata di ricerca, orientando piuttosto la sua carriera verso l’amministrazione, la politica universitaria e l’attività culturale in senso ampio. Secondo Savunen, gli studi umanistici le sono risultati di grande utilità nel mondo dell’amministrazione universitaria.

Dottore di ricerca in Filologia classica, Paavo Hohti ha praticamente impegnato tutta la sua carriera alla direzione del Fondo culturale finlandese. È uno strenuo difensore dell’educazione umanistica e teme la strumentalizzazione della ricerca. Avendo dedicato tutta la sua vita alla promozione dell’arte e della ricerca, Hohti è preoccupato delle attuali tendenze di disinvolto sottofinanziamento. Innamorato della nuova biblioteca universitaria di Kaisa, sente ancora l’Università di Helsinki come la sua autentica dimora spirituale, nonostante tutti gli anni passati al servizio del Fondo culturale.

Studiosa particolarmente longeva, scomparsa quasi centenaria nel 1991, Tyyni Tuulio ebbe modo di lavorare per sei decenni come scrittrice, traduttrice e ricercatrice. Partecipò inoltre attivamente alla vita culturale del suo tempo ricoprendo numerosi incarichi di fiducia, attraverso i quali contribuì naturalmente all’affermazione delle pari opportunità. Una luminosa visione del mondo unita a una vera passione per la scrittura consentirono a Tyyni Tuulio di mettere nella giusta evidenza, attraverso i suoi libri, ciò che considerava importante.

Oiva Johannes Tuulio fu uno dei più grandi romanisti finlandesi, un vero poliglotta, capace di parlare e scrivere più di dieci lingue. Appartenne alla cerchia dei primi ispanisti finlandesi: ebbe il merito di iniziare il grande pubblico alla cultura e alla letteratura iberica e fu uno dei primi a organizzare corsi di lingua spagnola all’università di Helsinki. Di notevole rilievo fu anche la sua attività scientifica e di promozione della lingua e della letteratura italiana. Come professore e garante dell’associazione degli studenti del Satakunta contribuì alla formazione culturale di generazioni di studenti anche al di fuori delle aule universitarie.

La carriera di Toivo Haapanen, libero docente di musicologia, studioso di musica, direttore d’orchestra e responsabile del settore musica della Radio Nazionale, culminò nella nomina a Professore straordinario di Musicologia all’Università di Helsinki. Oltre ai successi scientifici conseguiti, seppe esercitare un duraturo influsso sulla società del suo tempo come Direttore generale dell’Orchestra sinfonica della Radio Nazionale.

Jaakko Frösén, Professore emerito, ha incominciato la sua attività di ricerca occupandosi di metodi linguistici. La sua carriera internazionale si è poi aperta alla papirologia e ha continuato dall’Egitto agli scavi archeologici di Petra (in Giordania). Per parte sua, il gruppo di ricerca dell’Istituto “Atene”, da lui diretto, ha studiato l’età ellenistica. Al di fuori del mondo accademico, Frösén è noto per i numerosi scritti divulgativi, per un gran numero di conferenze, mostre, interviste, e anche per la sua attività di guida specializzata nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo orientale.

Di modesta estrazione, Leevi Madetoja seppe diventare uno dei grandi della musica finlandese. Fece parte della schiera di quei compositori che per primi presero spunto dalla produzione francese. La sua opera 'Gli Ostrobotnici' (‘Pohjalaiset’) è stata addirittura acclamata come la migliore composizione sinfonica finlandese di tutti i tempi. Fu indubbiamente il compositore sinfonico più influente della sua generazione.

Maria-Liisa Nevala può dire di avere vissuto per l’Arte e di Arte. Prima gli studi di Letteratura all’università, poi la ricerca e l’insegnamento della Letteratura stessa. Alla fine la Letteratura si è incarnata sul palcoscenico. Le intense relazioni internazionali e il lavoro all’estero sono state per lei il sale della vita, ma non si è sottratta agli incarichi di fiducia connessi alla sua professione.

L’identità professionale di Tuija Wahlroos si è cristallizzata intorno al celebre artista Akseli Gallen-Kallela e al museo omonimo. Anche se lavorare sulla vita e sulla produzione di una sola personalità può sembrare un limite, Tuija Wahlroos sperimenta il proprio ambiente di lavoro come molto arricchente.

Cecilia af Forselles ha la possibilità di esercitare un intenso influsso nella comunità scientifica grazie alla sua affiliazione a numerose società scientifiche e alla copertura di incarichi di fiducia in diverse istituzioni. In qualità di conservatrice della biblioteca della Società di Letteratura finlandese gode di un’ampia visuale sullo sviluppo e sui cambiamenti della società informatizzata, del mondo della comunicazione e della ricerca. Come ricercatrice che si appassiona all’arte e alla natura si muove in un ambito pluridisciplinare, interessandosi alla storia dell’ambiente, alla studio della cultura e alla storia della cultura, delle idee e della scienza.

Jan-Ola Östman è professore ordinario di Lingue nordiche all’università di Helsinki, e ha il vizio di mettere sempre troppa carne al fuoco. È un vulcano di idee sempre nuove, spesso arrischiate, a volte folli. Ma anche le idee potenzialmente folli meritano di essere messe alla prova: se ne stanno nascoste dietro l’angolo aspettando che qualcuno dimostri che sono sbagliate. E difatti il motto di Östman è ‘Il nostro obiettivo è capire: magari non troveremo mai la verità, ma dobbiamo sempre sforzarci di cercarla’.

Tommi Salomaa è un imprenditore nel settore della registrazione audio e musicale e delle tecnologie informatiche, un artigiano del suono nell’era digitale. Ha il talento del grande artista e qualcosa dello sfigato, ma di certo è un umanista a 360 gradi. Gli piace descriversi come un eterno studente che non è ancora riuscito a laurearsi perché ha dovuto dedicare tutte le sue energie a quattro ‘band’, al lavoro quotidiano e allo sviluppo del suo settore professionale.

Il professor Martti Pärssinen si è occupato di ricerche di ampio respiro sull’America Latina ed è un esperto internazionalmente riconosciuto delle culture andine e dell’Amazzonia. Durante le sue spedizioni scientifiche e nell’esercizio delle altre sue funzioni professionali, Martti Pärssinen ha apprezzato soprattutto i contatti interpersonali. Una giornata tipo di una spedizione di ricerca? Risveglio al mattino in una capanna di fango e invito a cena la sera da un ministro o un capo di stato.

Kai Häggman, libero docente, si porta dietro la fama di essere ”il più grande esperto di storia del libro finlandese”. In effetti negli ultimi quindici anni ha scritto cinque solide opere sulla storia del libro e dell’editoria. Si è inoltre occupato di storia della famiglia, dell’industria forestale e della vita quotidiana dei finlandesi. Ma l’impresa di cui Häggman va fiero è questa: essere riuscito a mantenere per trent’anni una famiglia con i proventi dei suoi libri e qualche collaborazione accademica.

Dottore di ricerca in Etnologia, Laura Hirvi ha avuto modo di ricoprire diversi incarichi professionali nel corso della sua ancor breve carriera. Attualmente è direttrice dell’Istituto finlandese di Berlino. Prima di partire per la Germania, Laura Hirvi concentrava la sua attività di ricerca sul tema dell’emigrazione. Di questa esperienza si giova anche nel suo attuale posto di lavoro: il tema fissato per il 2016 dall’Istituto finlandese è, appunto, ‘Immigrazione e mobilità’.

Johan Jakob Tikkanen, primo Professore ordinario di Storia dell’arte della Finlandia, viene descritto come un insegnante carismatico, profondo, anticonformista e con una vivacità mediterranea. Le sue parole non solo penetravano nella mente dell’ascoltatore, ma anche nel suo cuore.

L’approccio multidisciplinare alla sua materia sviluppato da Johan Jakob Tengström, professore ordinario di Filosofia, non fu particolarmente apprezzato dai contemporanei. Eppure in seguito sarebbe stato addirittura considerato il migliore storico finlandese della sua epoca. Il più grande successo nella sua vita lo riscosse comunque curando la formazione professionale delle future élite amministrative del paese, in particolare di coloro che contribuirono al risveglio nazionale, la cui fama finì per oscurare quella del maestro.

Per Sara Negri 'alma mater' è l’Università di Padova, fondata nel 1222. Lì ha completato un dottorato di ricerca in logica prima di trasferirsi in Finlandia nel 1996. La sua ricerca in teoria della dimostrazione crea connessioni tra gli aspetti normativi, descrittivi e deduttivi in logica filosofica.

Pirjo Kukkonen è il primo professore ordinario di traduzione dallo svedese dell’Università di Helsinki. È esperta di Semiotica e ricercatrice di Traduttologia presso il Dipartimento di Lingua Finnica, Lingue e Letterature Ugrofinniche e Nordiche, dove è responsabile per l’attività di ricerca e per l’insegnamento della traduzione delle due lingue nazionali finlandesi, finnico e svedese, e delle lingue nordiche. In qualità di semiologa si muove tra i giochi linguistici di segni e significati, studiando i processi di produzione del senso e la traduzione di mondi culturalmente differenti.

Di estrazione contadina, Matthias Akiander percorse con successo la carriera universitaria nonostante non avesse mai conseguito alcun titolo accademico. Divenne professore ordinario di Lingua e letteratura russa e uno stimato storico e linguista. Studiò tra l’altro la storia della diocesi della Finlandia orientale e i movimenti religiosi del paese. Ebbe un ruolo importante anche nello sviluppo del finnico, soprattutto negli ambienti scolastici ed ecclesiali, scrivendo manuali e rivedendo per la pubblicazione numerose traduzioni.

Mikael Reuter è un linguista, consulente linguistico, traduttore, scandinavista e un attivo promotore culturale. Ha lavorato soprattutto affinché lo svedese di Finlandia conservasse appieno il proprio statuto di variante dello svedese di Svezia come lingua utilizzabile in ogni contesto sociale. Per Reuter lo svedese è un legame importante con la Svezia e gli altri paesi scandinavi.

Juha Henriksson si è laureato in ingegneria e ha lavorato con i sistemi informatizzati di produzione. Durante la recessione dei primi anni Novanta prese la decisione di passare alla musica, trovando il proprio rifugio spirituale al Dipartimento di Musicologia dell’Università di Helsinki. Oltre alla sua opera di divulgazione della musicologia, Henriksson è direttore dell'archivio musicale JAPA, dove gli studi condotti in materie così diverse gli sono di grande utilità.

Un consulente didattico della scuola media che frequentava pronosticò a Terttu Nevalainen una carriera come amministratrice di una grande azienda agricola. Così non è andata – nella regione di Kainuu, dove è nata, le grandi fattorie sono merce rara –, ma in compenso pilotare per vent’anni un Centro Nazionale di Eccellenza ha probabilmente richiesto analoghe virtù a chi si era formato per fare il professore di inglese...

Antti Arjava, segretario generale del Fondo finlandese per la Cultura (’Suomen Kulttuurirahasto’), è un filologo classico, che ha studiato il ruolo della donna nel mondo antico e pubblicato i papiri carbonizzati ritrovati a Petra, in Giordania. Gli studi in Economia presso la Scuola Superiore di Economia di Helsinki, sebbene incompiuti gli forniscono le competenze necessarie per amministrare il capitale miliardario del Fondo. Oltre al latino e al greco antico, Arjava si occupa nel tempo libero di ornitologia.

Karita Laisi ha saputo coniugare la sua formazione di umanista con un impiego di funzionario, la dedizione di cooperante e una gran voglia di migliorare il mondo. Non a caso è una convinta sostenitrice di un impegno civile capace di cambiare il mondo, vicino e lontano. Lavorare nel settore cooperazione richiede un’esperienza sul campo per promuovere un vero sviluppo. Per questo Karita Laisi si trova attualmente al servizio del Ministero degli Esteri finlandese nell’area palestinese e ha messo momentaneamente da parte la sua passione per il circo e il teatro.

Arto Haapala, professore ordinario di Estetica, è interessato, oltre che di arte nelle sue più diverse forme d’espressione, anche delle problematiche estetiche dei tanti fenomeni quotidiani. È da molto tempo presidente dell’Associazione Finlandese di Estetica e della Commissione Consultiva dell’Istituto Internazionale di Estetica Applicata (IIAA), oltre ad avere incarichi in numerose altre associazioni internazionali. Haapala crede nella forza dei valori dell’estetica, in quanto fattori centrali per il benessere dell’individuo ed importanti anche nelle decisioni riguardanti l’ambiente in cui viviamo.

Hannu K. Riikonen appartiene a quella schiera di umanisti che rifiutano ogni specializzazione troppo angusta. I suoi interessi di ricerca spaziano dall’Antichistica alla storia delle traduzioni in finnico, fino alle personalità primarie della Letteratura finlandese ed estera e alla storia della scienza. Considera però la sua principale attività di scrittore il suo sterminato carteggio con colleghi e amici. Di queste corrispondenze, quella con Eero Tarasti relativa agli anni della scuola e della formazione universitaria (1961-1976) è stata addirittura pubblicata.

Mikko Tolonen è un ricercatore di Storia delle idee e della filosofia che ha passato una buona parte della sua peraltro ancor breve vita riflettendo su un fatto notevole: come dai vizi privati nascano talora benefici comuni. Durante gli studi di post-dottorato la sua attenzione è stata risvegliata dalla possibilità di applicare agli studi storici i moderni sistemi di gestione dei dati. Si è così ritrovato preso all’amo delle cosiddette ”Digital Humanities”.

Kirsti Simonsuuri è una ricercatrice, scrittrice, poetessa e traduttrice dalla carriera e dalle passioni tanto internazionali quanto radicalmente finlandesi. Ha vissuto metà della sua vita in giro per il mondo, studiando la Letteratura antica. È nota anche per le sue traduzioni in finnico da William Shakespeare e Virginia Woolf.

La Scuola di disegno dell’Università di Helsinki è il più antico istituto pubblico di istruzione artistica dell’intera Finlandia. La Scuola di disegno è parte della Facoltà di Lettere e afferisce all’Università dal 1707. Molte personalità significative dell’arte finlandese hanno o studiato o insegnato in questa istituzione. Per questa scheda abbiamo scelto tre insigni rappresentanti della Scuola: Magnus von Wright, Eero Järnefelt e Albert Edelfelt.

L'uguaglianza sociale è una passione che Tapio Bergholm è riuscito brillantemente a conciliare con la sua attività di storico. Nel suo lavoro di ricerca si è spesso confrontato con la difficoltà di descrivere in modo lineare e comprensibile eventi confusi e contraddittori, senza far torto alla realtà dei fatti. Bergholm lavora al momento come ricercatore presso l’Unione dei Sindacati Finlandesi (SAK ry), occupandosi soprattutto di temi legati all'uguaglianza e alla parità.

Traduttrice di Letteratura cinese, Riina Vuokko si tiene in equilibrio tra due culture e due tradizioni letterarie, e spera che i suoi lettori sappiano andare oltre la superficie straniante ed esotica dei suoi lavori.

Dopo aver lavorato a lungo come Professore ordinario di Filologia germanica all’Università di Helsinki, Irma Hyvärinen si svaga dedicandosi alla ricerca senza l’affanno di scadenze soffocanti, grazie allo status di Emerita. Dei doveri dell’insegnamento quello al quale attendeva più volentieri era la direzione della ricerca. È stato grazie al suo aiuto se molti studenti sono riusciti a finire la propria tesi. Il suo principale progetto di ricerca per gli anni della pensione è lo studio delle strutture composte complesse della lingua tedesca.

Per Ilkka Herlin l’Umanesimo è coinvolgimento. Secondo lui l’umanista non dovrebbe restarsene ai margini a guardare, ma avere il coraggio di buttarsi a fare. Egli stesso ha messo in pratica il suo pensiero come studioso di storia e insieme uomo d’affari. Herlin pensa di dare il meglio di sé alla società impegnandosi e dando il suo contributo attraverso l’attività di tutela del Baltico e l’agricoltura sperimentale.

Jan Lindström è uno scandinavista che si è orientato specificamente sullo svedese e sul fenno-svedese (la variante dello svedese parlata e scritta in Finlandia). Si è occupato prevalentemente di Linguistica interazionale, cioè di come una lingua funziona all’interno dell’interazione sociale. Quando era studente non aveva alcun progetto di carriera universitaria, ma quando si è reso conto che i corsi che richiedevano un approfondimento personale gli riuscivano più gratificanti, ha immediatamente trovato la sua strada nel mondo accademico. Attualmente Lindström è Professore ordinario di Lingue nordiche.

Leena-Maija Rossi è una studiosa di Gender studies e cultura visiva, e attualmente dirige l’Istituto finlandese di cultura di New York. Prima di partirsene in giro per il mondo, Leena-Maija Rossi ha avuto modo di far sentire la sua voce all’Università di Helsinki come docente che non aveva paura di partecipare al dibattito sociale da femminista qual è. A New York, oltre a esercitare la propria attività culturale, si dedica alla ricerca, e sogna di tornare all’insegnamento.

Karo Hämäläinen se la cava con i numeri bene come con le lettere. Studioso di Letteratura, si è trasformato in un commentatore di borsa che ha poi cominciato a scrivere romanzi. La lista delle sue pubblicazioni è già lunga, e il suo pubblico di elezione sono ragazzi, giovani e adulti. In qualità di Direttore responsabile della rivista letteraria «Parnasso», Hämäläinen regge il più importante periodico specializzato in Letteratura dell’intero paese.

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Professore ordinario di Lingua inglese, Pertti Hietaranta, nei suoi progetti di ricerca, vuole chiarire perché gli equivoci nascano soprattutto nei testi tradotti, ma anche, di tanto in tanto, in testi prodotti al di fuori del processo di traduzione. Quando si escludono gli elementi esterni che influiscono sul comportamento umano, restano da considerare le capacità dell’uomo di gestire le informazioni. Tipicamente l’uomo tende a interpretarle principalmente in base alla propria esperienza e ad appoggiarsi alla propensione evanescente, e a volte in parte ingiustificata, a fidarsi del proprio intuito a spese della riflessione analitica.

Quando Märta Tikkanen pubblicò il suo romanzo “Miestä ei voi raiskata” (it. ”Gli uomini non possono essere stuprati”), presto assurto a fama mondiale, fu aggredita per strada. Come Rettore dell’Istituto di Istruzione popolare di lingua svedese di Helsinki negli anni Settanta partecipò a tutte le principali battaglie femministe non politiche.

Marcus Hjulhammar è professore di Archeologia marina del Baltico. Ciò che lo affascina di più è la varietà del suo settore disciplinare, sia dal punto di vista dell’ambiente di ricerca che delle epoche studiate. Hjulhammar è membro di numerose associazioni scientifiche e si batte per la salvaguardia delle tradizioni culturali marittime. Ricorderà sempre il calore con cui sia gli studenti che il personale del suo Dipartimento di afferenza lo hanno accolto fin dal suo primo giorno di lavoro all’università di Helsinki.

Voce della Radio pubblica, Jakke Holvas è filosofo, scrittore e gran divoratore di classici. Doveva diventare presidente, ebbene sì, e invece ha trovato la sua giusta dimensione come volto televisivo, e i veri presidenti ha finito per intervistarli. Si compiace di meditare sui grandi temi della filosofia economica, e trascorre il tempo libero con i suoi figli o pescando lucioperche a Helsinki.

Lari Kotilainen è un vero tuttofare della lingua finnica. Al finnico si è applicato un po’ in tutti i compiti di insegnamento e ricerca universitari, e anche come insegnante di studenti madrelingua o di L2. Il suo insegnamento universitario ha conquistato anche i paesi vicini, dall’Occidente all’Oriente. Fuori dagli ambienti universitari si occupa di divulgazione scientifica, manualistica e… ’roditori beat’.

Gabriel Sandu è professore ordinario di Filosofia teoretica. Dopo aver studiato Economia in Romania, nel 1978 è sbarcato in Finlandia e ha cominciato a studiare Filosofia teoretica all’università di Helsinki. Si è presto appassionato agli studi di logica filosofica e di pensiero e pratica razionale, che tenta ora di capire con l’aiuto della logica e della teoria del gioco.

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Non sarà arrivata a sostenere una tesi di dottorato, ma Hanna Nurminen ha saputo svolgere molte, disparate attività nei settori dell’arte e della cultura. Approdata in quest’area disciplinare un po’ per caso, ha lavorato come responsabile culturale, organizzatrice di eventi e direttrice di una residenza artistica. Nella Fondazione Kone ha iniziato a lavorare 35 anni fa con collaborazioni occasionali, come impiegata part-time, ed è oggi presidente del comitato direttivo.

Leo Mechelin viene ricordato principalmente come integerrimo difensore dell’autonomia della Finlandia. Partecipò con impegno ai lavori delle Diete nazionali come rappresentante di due diverse classi e continuò la sua attività anche una volta eletto in Parlamento. Per ottenere il suo primo diploma universitario Mechelin studiò Estetica e Letteratura. Più tardi passò ad occuparsi di Diritto, e divenne professore universitario proprio in questo settore. Attirato dalle questioni finanziari, Mechelin si sforzò di migliorare le condizioni dell’economia finlandese sviluppando tra l’altro il sistema fiscale e il traffico marittimo nella stagione invernale.

Sirpa Seppälä è un’imprenditrice nel settore dei servizi linguistici che traduce, interpreta, insegna e fornisce informazioni turistiche. A dire il vero passerebbe volentieri le giornate a fare l’interprete in tribunale, ma un esperto nel campo della lingua, per sbarcare il lunario, non deve andare troppo per il sottile. Sirpa Seppälä ci tiene a sottolineare l’importanza delle conoscenze culturali accanto alle competenze linguistiche. È proprio per questo che, secondo lei, c’è bisogno ovunque di umanisti!

Benché fosse poeta, storiografo e bibliotecario, Adolf Ivar Arwidsson è oggi noto soprattutto per i suoi scritti politici, che lo costrinsero a congedarsi dall’università e prendere la via dell’esilio in Svezia. Il suo nome è spesso associato allo slogan ”svedesi non siamo, russi non vogliamo diventare: che si sia allora finlandesi!”; espressione che, peraltro, Arwidsson non ha mai né pronunciato né messo per iscritto.

Aleksi Neuvonen vuole esercitare un’influenza positiva sulla società e fare i cambiamenti necessari per un futuro migliore. Anche se si è laureato in Filosofia teoretica non si accontenta delle teorie, ma vuole dire e fare, progettare e realizzare. Il Credo di Neuvonen ha quattro comandamenti: la forza della cooperazione, la curiosità, il leggere e il pensare.

Jakov Grot fu un funzionario russo, ricercatore e professore, che nel corso della sua lunga carriera si adoperò intensamente come mediatore tra le culture russa e finlandese. Grot si diede da fare sia per far conoscere in Russia la cultura finlandese e in generale nordica, sia per promuovere la conoscenza della lingua e della cultura russa in Finlandia. Fondò anche la sezione di Slavistica della Biblioteca nazionale di Helsinki. Grot fu considerato ai suoi tempi una vera autorità nel campo della lingua russa.

Dottore di ricerca in Storia della Finlandia e dei paedi nordici, Sakari Siltala ha studiato il mondo dell’Economia e il sistema capitalistico attraverso le imprese finlandesi. I suoi soggetti di ricerca sono stati tra l’altro la galassia delle cooperative, l’industria forestale, il commercio e i mezzi di informazione a stampa. Siltala ha anche un altro settore di attività, l’editoria: si occupa di ’editing’ e di compravendita di diritti d’autore con l’estero per la casa editrice omonima.

Leggere, scrivere e insegnare costituiscono la Santa Trinità alla quale Helena Ruuska è devota. Dove finisca il dovere e incominci il piacere non vuole nemmeno chiederselo. A seconda delle circostanze Ruuska è insegnante di lingua e letteratura finlandese, autrice di manuali per le scuole, critico letterario, ricercatrice di letteratura o biografa. Ha cambiato posto di lavoro, e perfino mestiere, seguendo le sue inclinazioni e le opportunità che le si sono di volta in volta presentate. Ma i libri, lo scrivere e l’insegnare sono stata la costante della sua vita.

Professore ordinario di Letterature orientali, Knut Tallqvist si specializzò in Assirologia. La sua molteplice e notevole produzione scientifica esercitò un influsso decisivo nello sviluppo in Finlandia della sua disciplina, che contribuì a rendere popolare presso il grande pubblico grazie a una serie di pubblicazioni divulgative. Tallqvist trascorse diversi anni nell’area del Mediterraneo orientale. Raccontò i suoi viaggi e le sue osservazioni nel carteggio che intrattenne con la fidanzata, corrispondenza che fu più tardi pubblicata in versione rivista.

Arvi Lind è considerato il più affidabile presentatore di notiziari finlandese. Prima di lasciarsi sedurre dal giornalismo, ha studiato Letterature finlandesi e finnico all’università di Helsinki. Nel corso della sua carriera ha saputo conservare intatto l’amore per la sua madrelingua, tanto da diventare una specie di autorità nel campo.

Critico letterario e ricercatore, Pekka Tarkka si è occupato a lungo delle pagine culturali dei quotidiani finlandesi, tanto da convincersi che gli studiosi di letteratura e i giornali hanno bisogno gli uni degli altri. Secondo lui, il compito del critico letterario è prima di tutto guidare i lettori alla scoperta di nuovi autori e opere. Dell’università di Helsinki Tarkka ricorda con particolare affetto i seminari pratici di Letteratura, che contribuì ad avviare egli stesso.

Erkki Salmenhaara è stato uno dei più notevoli studiosi di musica e compositori attivi in Finlandia nella seconda metà del Novecento. In qualità di professore ordinario di Musicologia ebbe modo di dedicare più di trent’anni di carriera scientifica sia alla storia della musica che alla teoria musicale. Lo si ricorda soprattutto come autore delle biografie di Jean Sibelius e Leevi Madetoja. Salmenhaara era un compositore poliedrico: il suo repertorio comprendeva musica corale, per piano, da camera, elettronica, operistica e sinfonica.

Jörn Donner ha avuto una carriera poliedrica ed è conosciuto soprattutto come regista e produttore cinematografico, deputato ed europarlamentare nonché diplomatico. È una persona di cultura, il cui hobby è… il mondo. Ma prima di tutto Donner è uno scrittore.

Emil Nervander fu prima di tutto un insigne studioso di pittura medioevale. Fu uno dei fondatori della Società Antiquaria finlandese e partecipò attivamente alla schedatura dell’arte medioevale del paese. Collaborò anche significativamente ai lavori di recupero dell’arte sacra finlandese, benché i suoi metodi di lavoro abbiano finito per attirare molte critiche, anche da parte dei contemporanei. Nervander fu anche giornalista e scrittore.

Arja Suominen decise negli anni Settanta di studiare innumerevoli materie in quella che allora era la Facoltà storico-linguistica di questa università, ma si concesse varii ’flirt’ con altre facoltà. La sua vita è stata piena di fortunate coincidenze, alle quali riconosce di essere stata preparata adeguatamente dagli studi universitari. Dopo trent’anni di carriera nel settore delle comunicazioni, Arja Suominen sogna di riuscire a mantenere sempre accesa questa fame di vita, sapere ed esperienze.

Onni Okkonen fu una delle figure di maggior rilievo negli ambienti artistici finlandesi degli anni Venti e Trenta. Scrisse numerosi saggi divulgativi sulla storia dell’arte mondiale e cercò di trovare in Europa un posto e un’identità culturale per una Finlandia che aveva appena raggiunto l’indipendenza.

Timo Eränkö è un attore, sceneggiatore e musicista di lungo corso. Ha iniziato la sua carriera al Teatro degli studenti, ha proseguito esibendosi in complessi musicali di strada e ha prodotto migliaia di ’performance’. Eränkö è autore di composizioni musicali e ’pièce’ teatrali impegnate e provocatorie. È noto soprattutto come membro fondatore del complesso dei ’Lapinlahden Linnut (it. ’Gli uccelli di Lapinlahti’).

Professore ordinario di Lingue nordiche, Hanna Lehti-Eklund ha a cuore i processi di apprendimento e lo studio dello svedese. Si interessa anche a certe piccole ma importanti parole come ”nå” e ”att”, e le loro funzioni nell’uso del passato e del presente. Hanna Lehti-Eklund è direttrice del Dipartimento di Lingue e letterature finlandesi, ugrofinniche e nordiche dell’Università di Helsinki (2014–2017).

Matti Hirvola ha lavorato come assistente speciale di diversi ministri, addetto alle pubbliche relazioni ed esperto di comunicazioni. Nel corso della sua carriera, Hirvola è stato testimone dei momenti cruciali dell’Unione Europea e ha insegnato alle imprese finlandesi l’importanza di saper stare al mondo. La passione per le culture classiche e l’antichità lo ha portato a spendere il proprio tempo libero visitando i grandi scenari della storia, da Troia a Micene.

Jenny af Forselles entra a buon diritto nel novero delle prime donne finlandesi ad aver conseguito il dottorato di ricerca e ad essere state elette in Parlamento. Le sue autentiche passioni furono l’insegnamento, l’emancipazione femminile e l’impegno sociale. Af Forselles si distinse per il suo attivismo nell’ambito dell’Associazione ’Mannerheim’ per la protezione dell’infanzia e per essere stata la prima presidente dell’Unione delle donne finlandesi di formazione universitaria.

Ulla Tiililä è una versatile esperta di linguaggio burocratico. Si occupa della formazione degli impiegati pubblici, presta attività di consulenza linguistica e si adopera dietro le quinte per lo sviluppo dell’amministrazione. Dalla sua personale ricerca, così come dalla direzione di lavori scientici altrui in diverse aree, scaturiscono originali e spesso innovativi contenuti. Tiililä è inoltre un’attiva divulgatrice scientifica.

Dopo aver concluso la redazione del volume allestito per celebrare il trentesimo anniversario dell’associazione degli studenti di Storia dell’università di Helsinki, Mika Huovinen aveva giurato che quella sarebbe stata l’ultima scadenza della sua vita. Non è andata proprio così, e oggi la sua impresa di progettazione grafica conta oltre un centinaio di scadenze ogni anno. Secondo Huovinen, il successo della sua azienda è reso possibile, oltre che dalla competenza e dall’esperienza, dalla larga rete di amicizie che ha saputo formarsi sui banchi dell’università.

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Uno Lindelöf fu il primo professore ordinario di Filologia inglese dell’Università di Helsinki, oltre che uno stimato insegnante e ricercatore. In qualità di Deputato (nelle file del Partito Popolare Svedese) e di Consigliere comunale della città di Helsinki si diede da fare per migliorare lo stato della scolarizzazione e della cultura nella società finlandese dei suoi tempi. Lindelöf fu inoltre membro autorevole della Commissione nazionale per gli esami di maturità per più di trent’anni.

Il pungolo principale che ha spinto Jussi Niinistö a intraprendere gli studi universitari, elaborare una dissertazione di dottorato e iniziare una carriera come ricercatore è stata la cosiddetta libertà accademica. Ha poi dovuto momentaneamente accantonare l’attività di ricerca quando gli è stata offerta la possibilità di incamminarsi sulla strada della politica. Nonostante ciò, Niinistö si tiene costantemente al corrente degli indirizzi della ricerca storica in Finlandia. Per rilassarsi, inoltre, ascolta il sabato sera alla radio il programma musicale ”Lauantain toivotut levyt” (’I desiderata del sabato’).

Julio Reuter fu il primo esperto di Sanscrito finlandese di livello internazionale, ed esercitò una forte influenza sulla linguistica finlandese del Novecento. Ebbe anche un ruolo centrale nel cosiddetto Kagal, un’associazione segreta che contrastava la politica di russificazione del paese, e si adoperò senza risparmio affinché la giovane repubblica ottenesse un riconoscimento internazionale.

Giornalista del principale quotidiano del paese, ”Helsingin Sanomat”, Kimmo Oksanen ci tiene a stare dalla parte dei più deboli e della gente perbene. Ha scritto numerosi articoli sulla cultura urbana di Helsinki, sull’emarginazione e soprattutto sui mendicanti rumeni, tema al quale i media hanno dato molto spazio. All’inizio Oksanen era approdato all’università per studiare il finnico, scelta poi rivelatasi poco azzeccata. Ciononostante, nelle discipline umanistiche ha saputo trovare molti aspetti interessanti e proficui.

Chiedendo un bel giorno a un suo insegnante a che cosa diavolo potesse servire quello che aveva studiato all’università – filologia inglese, dottrine politiche, comunicazioni e scienza della Letteratura –, Anita Lehikoinen ricevette questa incoraggiante risposta: – Forse proprio per ottenere quel preciso posto di lavoro, unico in Finlandia, per il quale sono necessarie queste competenze. Così, in effetti, è andata, e attualmente è Segretaria generale del Ministero della cultura e della pubblica istruzione. Ed è dal 1989 che lavora nel settore dell’istruzione superiore e delle politiche scientifiche.

Lauri Järvilehto è un esploratore metafisico, un agente segreto che spia il mondo e un appassionato ammiratore di Sherlock Holmes. Si diletta a escogitare e costruire nuove soluzioni capaci di accrescere il benessere in giro per il mondo, e ha lavorato come ricercatore, scrittore, imprenditore e musicista. Negli ultimi tempi si è applicato soprattutto alla riforma della scuola e dei processi di apprendimento.

Juhani Lindholm è un traduttore letterario e un pubblicista. La sua attiva partecipazione alla vita studentesca e una scelta oculata delle materie complementari lo hanno portato all’inizio a intraprendere la carriera di giornalista. Poi si è messo a tradurre molti classici della letteratura finlandese, ed è diventato un’autorità nel campo della cultura letteraria del paese, sulla quale esercita una forte influenza anche come presidente dell’Associazione Eino Leino. Ha dato anche un grande contributo alla realizzazione, ad anni alterni, del Congresso Internazionale degli Scrittori di Lahti, che costituisce la vera testata d’angolo del processo di internazionalizzazione della letteratura finlandese.

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All’inizio della sua carriera universitaria, Suzie Thomas ha studiato Archeologia, finendo poi, dopo essersi laureata e aver scritto la tesi di dottorato, per specializzarsi in discipline del patrimonio culturale. Prima di trasferirsi in Finlandia, nella primavera del 2014, ha lavorato in numerose organizzazioni in Gran Bretagna: musei, organizzazioni per la tutela del patrimonio culturale ed un centro di ricerca sulla criminologia. Attualmente è Professore associato di Museologia presso l’Università di Helsinki e si gode la vita in città, provando nel frattempo anche ad imparare un po’ di finnico.

Pekka Hako – curioso, intraprendente e senza peli sulla lingua – è un personaggio di grande influenza nello sviluppo del nostro panorama musicale, grazie anche alla sua rete di contatti in Finlandia e all’estero. Hako ha studiato la cultura e l’industria musicali finlandesi, in veste di musicologo, folklorista, pedagogista e sociologo. Nei suoi saggi e documentari, Hako cerca di registrare in che modo i fenomeni culturali vengono interpretati nella nostra società.

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Jakob Johan Wilhelm Lagus fu famoso come organizzatore di eventi. In qualità di Rettore dell’università seppe stringere buoni rapporti con la corte degli Zar, migliorando così la posizione dell’università stessa, proprio attraverso l’organizzazione di feste e omaggi accademici. Il contributo di Lagus alla ricerca si vede soprattutto nell’insegnamento dell’arabo e del persiano. Spetta inoltre a lui il merito di aver compilato le matricole dell’Accademia di Turku dopo l’incendio che l’aveva devastata nel 1827.

Professore emerito di Musicologia, Mikko Heiniö è il ricercatore che più di ogni altri ha studiato l’arte musicale finlandese dei nostri tempi. Oltre ad aver avuto una carriera accademica di tutto rispetto, per alcuni decenni ha lavorato come compositore e figura di responsabilità in numerose organizzazioni nel settore della musica.

Saila Susiluoto è una poetessa ”performante”, nella cui produzione si sottolinea l’interesse per il dialogo interartistico. Susiluoto insegna scrittura creativa e ama la Letteratura e le novità. Per lei ciò che importa veramente sono la libertà dell’arte, l’esplorazione creativa dei limiti, la curiosità, la capacità di sorprendere.

Aili Nenola, oggi professoressa emerita, incominciò i suoi studi di finnico e letteratura generale all’università di Turku all’inizio degli anni Sessanta. La sua tesi di dottorato, pubblicata nel 1982, consisteva in uno studio tra Folclore e Scienza delle religioni sui cosiddetti ’itkuvirret’(lamenti rituali in versi) dei finlandesi di Ingria. Queste lamentazioni, tradizioni eminentemente femminili, la spinsero a riflettere più in generale sulla condizione delle donne nelle diverse culture e società. Nuovi spunti di riflessione le fornirono più tardi l’incontro con la letteratura femminista e con i pluridisciplinari e critici studi sulle donne, allora agli albori, dei quali Nenola è considerata l’apripista in Finlandia. La sua carriera accademica e di direzione scientifica iniziò all’università di Turku negli anni Settanta (debuttò come rappresentante degli studenti nel consiglio del suo Dipartimento di afferenza) e la portò a diventare nel 2004 il primo decano donna della Facoltà di Lettere dell’Università di Helsinki.

Kati Suurmunne è un’...umanista industriale che si ritrova alle spalle 30 anni di esperienza nel settore delle comunicazioni della grande industria finlandese. La sua carriera ha conosciuto l’industria meccanica, l’edilizia e il comparto energetico, ed è passata attraverso compravendite di azioni, comunicazioni di borsa e ’brand’ industriali. Attualmente è responsabile della Comunicazione finanziaria della compagnia energetica Fortum. E tutto questo grazie anche agli studi di Filologia inglese…

Arvid Genetz fu uno studioso di ugro-finnistica che si occupò soprattutto della famiglia linguistica del finnico. Dopo un aspro scontro, divenne il primo professore ordinario della disciplina, appena resa autonoma. Benché fosse un ardente fennomane, sembra che in politica fosse più trascinato controvoglia che effettivamente animato da un’autentica vocazione civile. Lo si conosce anche come poeta, con il nome fennicizzato di Arvi Jännes.

Un contratto biennale come caporedattore di «Ylioppilaslehti» è per Antti Pikkanen un vero e proprio affare. Si appassiona facilmente alle cose, ma vuole garantirsi la libertà di lasciarle quando cominciano ad annoiarlo. Non gli interessa un’occupazione stabile, si trova a suo agio in posti di lavoro a tempo determinato e a contratto. Studia principalmente Letterature finlandesi, ma ha inserito nel suo curriculum anche i cosiddetti studi di genere (”Gender studies”) e ”management”. Ciò che lo affascina di più nel lavoro di redattore sono la scrittura e la progettazione creativa. In futuro si immagina di utilizzare queste competenze per esempio in attività di marketing. Tra i suoi sogni c’è San Francisco…

Oggi Zacharias Topelius è ricordato principalmente come un bonario cantafavole amico dei bambini. Dietro l’immagine di questo vecchietto timido si nasconde però anche altro: il giovane e ambizioso giornalista, il poeta, il letterato d’avanguardia, l’abile divulgatore di storia. Impossibile sovrastimare la sua importanza nello sviluppo dell’immagine storica della Finlandia.

Ville Keynäs è un traduttore professionista specializzato in Letteratura. Negli ultimi anni si è concentrato principalmente sulla versione di opere letterarie francesi. La sua prossima impresa sarà la traduzione di ”D’un château l’autre” di Louis Ferdinand Céline, che apparirà con il titolo ”Linnasta linnaan” per l’editore Siltala all’inizio del 2016.

Ville Vuorela, laureato in Lettere presso la nostra Facoltà, è un eterno studente che ha lavorato come insegnante, traduttore, scrittore tecnico e infine progettista di videogiochi. Ha anche pubblicato numerosi libri ed è fermamente convinto che le discipline umanistiche e il mondo dell’industria abbiano molto di più da darsi reciprocamente di quanto generalmente si pensi.

Anna-Leena Siikala è una studiosa delle tradizioni orali e delle religioni. I suoi lavori, di ampio respiro sia dal punto di vista geografico che storico, trattano problemi di folkloristica, etnografia e antropologia delle religioni. Le sue spedizioni di ricerca si sono estese dalla Finlandia alle isole Cook in Polinesia, passando per una serie di popolazioni ugrofinniche della Russia: gli udmurti, i komi e gli ostiachi della Siberia. Secondo Siikala, i piccoli dipartimenti sono per l’università una risorsa di importanza non inferiore a quelli più grandi.

Redattore delle pagine letterarie del più importante quotidiano nazionale, ”Helsingin Sanomat”, Antti Majander non è un tipo che invita a venerare ciecamente le cariatidi. L’università gli ha insegnato a confrontarsi criticamente con ciò che legge e il coraggio di sostenere le proprie opinioni.

Markku Envall è un vero e proprio uomo di lettere, essendo ricercatore di Letteratura, scrittore ed essendo stato, negli anni Ottanta, anche critico letterario. La Facoltà di Lettere dell’Università di Helsinki è stata il suo luogo di formazione oltre che il suo unico datore di lavoro. Al momento è attivo principalmente come autore.

Timo Vihavainen è stato professore ordinario di Studi sulla Russia presso l’Università di Helsinki negli anni tra il 2002 e il 2015. I suoi interessi di ricerca si sono indirizzati soprattutto verso la storia della Russia e dell’Unione Sovietica. Per quanto riguarda la storia della Finlandia, ha studiato i rapporti tra Finlandia e Unione Sovietica nel cosiddetto “periodo della finlandizzazione”, così come la percezione reciproca tra finlandesi e russi. Prima dell’incarico di professore, è stato direttore dell’Istituto finlandese a San Pietroburgo e ricercatore presso l’Accademia di Finlandia. Vihavainen, ora Professore emerito, oltre all’attività di ricerca, si è dedicato nel tempo libero al ciclismo, alla vela e alla musica.

Taru Salminen è la finlandese più conosciuta in Corea del Sud. Nella sua professione di ristoratrice, traduttrice e volto televisivo, Taru Salminen contribuisce con regolarità allo sviluppo della cultura e della società coreana. Il suo intento è di avvicinare sempre di più le culture finlandese e coreana e la sua speranza per il futuro di riuscire a lavorare in modo più flessibile tra i due paesi.

Esa Saarinen è filosofo, scrittore, consulente, personalità colorita della cultura finlandese e professore presso l’Università Aalto. Ama definirsi “il marito della Regina”, riferendosi all’attrice Pipsa Pallasvesa, con cui è sposato, oltre che “il padre dei gemelli” e “un uomo qualunque di Hyvinkää” (la sua città natale). La sua missione è consolidare i presupposti per una migliore qualità della vita grazie all’aiuto della filosofia del quotidiano, rafforzando nei suoi ascoltatori la capacità di pensare autonomamente e fuori dagli schemi.

Merete Mazzarella è una donna dalla personalità versatile ed è curiosa verso tutto ciò che la circonda. Professore emerito di Letteratura dei Paesi Nordici, si chiede se non avrebbe dovuto diventare antropologa, piuttosto che studiosa di letteratura. Mazzarella ha tenuto conferenze sulla letteratura fennosvedese in due continenti, e nonostante tutto si considera più una saggista che una ricercatrice.

Quando, all’inizio degli anni Ottanta, Katarina Koskiranta ha cominciato i suoi studi in Etnologia Ugrofinnica all’Università di Helsinki, non aveva la minima idea di quale futuro la attendesse o di quale carriera avrebbe poi intrapreso. Alla fine è diventata una ‘tuttofare’ nella ditta “Università s.p.a.”, proprio alla Facoltà di Lettere: segretaria, insegnante, assistente e segretaria amministrativa in quattro diverse discipline.

Päivi Isosaari ha avuto la fortuna di capitare in posti di lavoro in cui si trovano fianco a fianco persone che lavorano per vocazione e buoni dirigenti. Laureata in lettere, ha una passione particolare per Excel e studia Diritto societario, ma il suo amore per il finnico l’ha portata infine nel settore della cultura.

Heikki Ojansuu fu ricercatore e professore di finnico e di altre lingue della famiglia ugrofinnica. Studiò i dialetti estoni, careliani e finlandesi. Ojansuu viene comunque ricordato soprattutto come esperto di onomastica finnica e dell’antico finnico scritto. Le sue controverse tesi sulla madrelingua di Mikael Agricola, autore della prima traduzione in finnico del Nuovo Testamento e padre del finnico scritto, furono all’origine di un lungo dibattito accademico.

Janne Halmkrona avrebbe potuto diventare uno stacanovista dell’informatica, se non fosse stato preso dalla passione della musica all’inizio degli anni Novanta, quando passò dagli studi di informatica alle materie umanistiche. I genitori si rallegrarono della laurea in Musicologia del figlio. Suo padre immaginava forse per lui una carriera da musicista di chiesa, ma Janne è diventato invece chitarrista rock nei gruppi CMX e Sapattivuosi.

Artturi Kannisto fu professore di Linguistica Ugrofinnica. Fu a lungo membro della Commissione per gli esami di maturità (‘Ylioppilastutkintolautakunta’), nonchè di numerose associazioni e accademie scientifiche. La sua opera maggiore fu la raccolta di materiale linguistico e folklorico presso la popolazione dei Mansi della Siberia Occidentale. A Kannisto dobbiamo inoltre la parola finlandese più lunga che si conosca (e scusate se è poco...): ‘Kumarreksituteskenteleentuvaisehkollaismaisekkuudellisennes-kenteluttelemattomammuuksissansakaankopahan’.

Robert Kajanus fu una personalità di rilievo nello sviluppo della cultura dell’orchestra in Finlandia e, grazie alla sua opera di compositore, diede impulso al movimento romantico nazionale. Fu un direttore d’orchestra di riconosciuto livello internazionale e si adoperò per diffondere all’estero le composizioni musicali finlandesi, in particolare la produzione di Jean Sibelius. Per quasi trent’anni, Kajanus insegnò musica all’università. Grazie ai suoi contatti all’estero, riuscì a far esibire in Finlandia, all’inizio del Novecento, numerosi musicisti di primo piano.

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Jali Wahlsten vive a Buenos Aires, dove lavora come agente e produttore culturale della Fondazione finlandese ispano-americana. Si è laureato in Estetica presso l’Università di Helsinki. Alcuni certo lo ricordano come giocatore di hockey su ghiaccio con la maglia degli Jokerit e della nazionale, segretario culturale dell’Istituto Finlandese di Londra, rappresentante delle ditte Artek e Marimekko, o perfino come fondatore della catena di caffetterie Nordic Bakery a Londra.

Ulla-Maija Forsberg è affascinata dalle parole, dalla loro origine e dal loro uso. I suoi interessi di ricerca sono, da una parte, le lingue e i dialetti ugrofinnici estinti o a rischio di estinzione, dall’altra, le forme linguistiche più recenti e in veloce sviluppo. Quest’ultimo filone di ricerca è rappresentato dalla madrelingua (o più precisamente... dalla ‘padrelingua’) di Ulla-Maija Forsberg, lo slang di Helsinki, di cui la studiosa sta progettando di redigere un dizionario etimologico.

Juha Föhr ha incominciato a studiare le lingue straniere da adulto. Oltre al tedesco e al francese studia attualmente l’italiano, perché le lingue aprono delle finestre sulle altre culture. Per Juha Föhr imparare non è un mezzo per ottenere qualcosa, ma un autentico stile di vita.

Kristiina Rikman ha tradotto in finnico centinaia di opere letterarie di fama internazionale. Inizialmente orientata verso la carriera di giornalista, Rikman, dopo un corso universitario, decise di diventare traduttrice, professione che tutt’ora esercita. Il suo repertorio è vasto e, nel corso degli anni, ha tradotto un’ampia schiera di autori stranieri da Astrid Lindgren fino a Philip Roth, senza dimenticare la sua lunga dimestichezza con le opere di John Irving.

Katariina Styrman è stata a lungo attiva nell’unione degli studenti dell’Università di Helsinki, per poi diventare una promotrice della cultura della sauna finlandese. Nel tempo libero, Styrman è membro del Comitato direttivo dell’associazione degli ex-studenti dell’Università di Helsinki (‘Alumniyhdistys’), con la missione di fare dell’Università un’istituzione di rilievo anche per i laureati già orientati verso il mondo del lavoro. Ogni tanto dalla sua bocca si sentono uscire battute politicamente poco corrette, naturalmente sempre sostenute dalla sua cultura di storica.

Storico, insegnante universitario e supervisore scientifico, Rainer Knapas è un tradizionalista eretico. Il suo primo obiettivo è armonizzare sapere, arte e cultura per capire se stesso e gli altri. Per lui ciò che importa è far avanzare le conoscenze, nella ricerca e nella pratica, in collaborazione con gli studenti e i colleghi. Knapas impiega gran parte del tempo libero leggendo e scrivendo.

Kirsikka Saari vive a Helsinki ed è di professione sceneggiatrice. Nel 2014 ha ricevuto una candidatura all’Oscar per il cortometraggio "Pitääkö mun kaikki hoitaa?" (it. ‘Devo fare tutto io?’). Ha scritto inoltre la sceneggiatura del film "Korso", che raccconta del disagio giovanile in un quartiere della periferia di Helsinki. Nei suoi studi di storia generale, Kirsikka Saari si è interessata di microstoria e, nei suoi film, cerca di raccontare il grande attraverso il piccolo. Nonostante la libertà accademica a volte la angosciasse, gli studi di storia le sono stati di grande utilità nel mondo del lavoro.

Kaari Utrio è una delle scrittrici finlandesi più popolari. Già svariate generazioni hanno letto i suoi romanzi storici e i suoi saggi. Eppure da giovane Kaari Utrio non sognava affatto di fare la scrittrice, le sue intenzioni erano di diventare una storica. Ma il suo sogno era destinato a scontrarsi con un ostacolo insormontabile: ”Ho troppa immaginazione: una fervida, sfrenata e irrefrenabile immaginazione!”

Lars-Folke Landgrén è un accademico versatile che durante la sua carriera ha avuto molteplici incarichi: da aiuto-ricercatore ad assistente, da insegnante a ricercatore, fino a direttore d’archivio e dirigente universitario. È stato autore di ricerche su commissione e pubblicazioni divulgative su argomenti come la storia dei periodici finlandesi, la storia dell’arte tipografica in Finlandia, la razionalizzazione del governo statale, la stampa nei paesi nordici, la Germania del Nazismo e la storia bellica del Cinquecento.

Durante la sua carriera, Oiva Ketonen ebbe modo di esercitare una forte influenza sulla visione del mondo e sugli orientamenti filosofici di molti studenti finlandesi. Una delle ragioni di ciò fu certamente il fatto che i suoi libri venivano utilizzati come manuali per i test di ingresso all’università, ma non bisogna dimenticare il fascino del suo metodo, che combinava umanesimo e naturalismo. Oltre che con la sua attività di filosofo, Ketonen esercitò a lungo un certo influsso in molti gruppi di lavoro dell’istruzione superiore, e i segni della sua mano si intravedono ancora tanto nell’ambiente accademico che nel modello delle attuali scuole superiori professionali.

Heta Pyrhönen è Professore ordinario di Scienze della Letteratura. Si è occupata soprattutto di Letteratura in lingua inglese, spaziando dalla letteratura popolare all’alta letteratura. Ultimamente ha allargato il raggio dei suoi interessi alla televisione e al cinema. Quando non insegna, fa ricerca o corregge gli elaborati degli studenti, Heta Pyrhönen si dedica alla cucina, controlla i compiti dei suoi bimbi o si concede una seduta di yoga.

Mark Shackleton è sbarcato in Finlandia nel 1975 e da allora vi ha messo radici, concedendosi solo qualche breve ‘fuga’ (un anno a Londra e un paio a Göteborg). Ha iniziato la sua carriera come insegnante alla ‘Finnish-British Society’ di Helsinki, ha lavorato al Centro linguistico dell’università di Helsinki e dal 1981 è professore associato al Dipartimento di inglese dello stesso Ateneo. I suoi studi si sono concentrati sulla figura del ‘trickster’ nella cultura degli Indiani d’America e più tardi sulla Letteratura legata al tema dell’adozione internazionale.

L’ideale di Virpi Hämeen-Anttila è, se così si può dire, l’enciclopedismo rinascimentale. Si è laureata studiando un’ampia varietà di discipline e ha continuato la sua strada di umanista onnivora come insegnante, traduttrice, saggista e scrittrice. Il settore disciplinare della Virpi ricercatrice è la letteratura e la cultura dell’Asia meridionale, mentre la scrittrice spazia tra lingua e immaginazione, tra il tempo andato e il mondo di oggi.

Jyrki Kalliokoski analizza il finnico dal punto di vista della variazione linguistica. Si interessa allo studio della diversità delle risorse linguistiche e del loro efficace sfruttamento nell’interazione tra persone. Kalliokoski sperimenta con piacere il fatto di potersi confrontare ogni giorno nel suo lavoro con un’ampia gamma di diversi finnici.

Jaakko Hintikka è stato tra i più importanti ricercatori di Logica, nonché una personalità di rilievo nello sviluppo della metodologia della disciplina. Secondo Hintikka, con il dovuto sostegno accademico, la ricerca filosofica finlandese potrebbe avere un ruolo guida a livello mondiale.

La carriera di calciatore professionista ha scandito l’andamento degli studi di storia di Aki Hyryläinen. L’attuale vicepresidente della società di consulenza Mercuri Urval va fiero della sua laurea in Storia all’università di Helsinki. Gli studi umanistici e l’esperienza maturata nel mondo della competizione sportiva di sono rivelate delle carte vincenti nella sua carriera di consulente e dirigente.

Frans Michael Franzén fece carriera rapidamente all’Accademia Reale di Turku, perché alla dirigenza dell’Ateneo premeva tenerlo al servizio dell’istituzione. Franzén lavorò come bibliotecario e professore di Storia e alla fine fu consacrato vescovo. Appartenne inoltre alla schiera dei primi notevoli poeti finlandesi. Scrisse anche inni liturgici e ditirambi.

Gunnar Mickwitz fu uno dei più promettenti storici finlandesi della sua generazione. I suoi studi hanno avuto grande rilevanza per la comprensione della storia economica del mondo antico e del Medioevo. In ambito internazionale, Mickwitz, che ha pubblicato in sette lingue, fu uno studioso all’avanguardia per la sua epoca. La sua promettente carriera finì comunque nel 1940, quando cadde combattendo i Sovietici sull’istmo di Carelia.

Rafael Koskimies fu uno studioso di Letteratura e critico letterario laborioso e di ampie vedute. Come studioso, si occupò sia di Teorie della Letteratura che di Storia della cultura letteraria. Come critico, si distinse per vivacità di stile, imparzialità e garbatezza. La sua lunghissima carriera durò, si può dire, dai banchi dell’università fino al letto di morte.

Marja-Liisa Vartio fu una poetessa e una prosatrice di rilievo. La si ricorda soprattutto per i suoi romanzi, che, incontentabile, era solita scrivere e riscrivere almeno tre volte prima della pubblicazione. La sua carriera fu breve (morì a soli quarantadue anni), ma le sue opere sono considerate pietre miliari del cosiddetto Modernismo finlandese. I suoi romanzi trattavano spesso gioie e dolori della vita di tutti i giorni.

Jaakko Laitinen è cantante e autore dell’orchestra ”Jaakko Laitinen & Väärä Raha” [lett. "Jaakko Laitinen e le sue patacche"]. Oltre ad essere l’interprete vocale di un complesso tra i più ammalianti del paese, Laitinen studia lingue e culture slave occidentali e meridionali alla Facoltà di Lettere dell’Università di Helsinki.

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Nel 1837 un giovane docente poco più che trentenne, Johan Vilhelm Snellman, annunciò che avrebbe incominciato a tenere un ciclo di lezioni dedicato al tema della ”libertà accademica”. Ne scaturì, tra i vertici dell’Università e il giovane studioso, una disputa pluriennale che in sostanza toccava la natura stessa dell’istituzione accademica. Più avanti, Snellman divenne famoso come leader del movimento nazionalistico fennomane e come elaboratore di una filosofia nazionalpopolare. Nel centenario della sua nascita decine di migliaia di finlandesi scelsero di fennicizzare il proprio cognome.

Karl Ferdinand Ignatius studiò la storia finlandese con l’aiuto delle cifre. In qualità di senatore e delegato alle Diete nazionali difese i diritti dei braccianti e rinnovò la Ragioneria di Stato. Il fatto di aver lavorato così al lungo presso l’Ufficio centrale per le Statistiche finlandese gli permise di creare una scienza della Statistica al passo con i tempi.

Ella Kivikoski fu professoressa di Archeologia della Finlandia e dei Paesi Nordici. Fu la prima donna a diventare dottore di ricerca nella sua disciplina e Professore ordinario presso la Facoltà di Lettere. Secondo lei, nel suo ambiente di lavoro non si prestava comunque troppa attenzione al fatto che fosse una donna. I suoi studenti la ricordano come una figura esigente, ma dal carattere materno.

Fredrik Pipping è un personaggio storico sconosciuto ai più. Il suo contributo alla nascita e alla conservazione della Biblioteca dell’Università di Helsinki e delle collezioni della Biblioteca Nazionale (‘Kansalliskirjasto’) rimane comunque indubbio. Dopo l’incendio di Turku (nell’anno 1827), Pipping raccolse le collezioni della biblioteca e acquisì nuovi volumi, fornendo le basi per lo studio delle prime fasi della letteratura in finnico. La sua opera rappresenta tutt’ora la base della collezione Fennica della Biblioteca Nazionale.

Insegnante e studiosa di storia, Päivi Setälä fu, negli anni Ottanta e Novanta, un esempio della partecipazione femminile nell’università e nella società. È stata una precorritrice degli Studi sulle donne, nonché il primo professore ordinario della disciplina. Grazie ai suoi numerosi incarichi, ebbe grande influenza sulla vita accademica e culturale in Finlandia.

Eino Jutikkala è ricordato sia per le sue ricerche, ormai considerate dei classici, che per l’attività svolta in numerose associazioni scientifiche. Onnipresente nei più diversi contesti, Jutikkala era noto per i suoi ritmi di lavoro. Nei progetti più ampi, ebbe spesso il ruolo di segretario scientifico, spronando i colleghi nel lavoro di ricerca. Durante la sua lunga vita, Jutikkala ebbe grande influenza sulla formazione dell’attuale generazione di storici, oltre che sulla disciplina stessa, enfatizzandone ulteriormente le tendenze di stampo socio-culturale.

Martin Wegelius fece studi universitari di Estetica e fu il più influente e significativo esperto finlandese di didattica della musica tra Otto e Novecento. Fu anche compositore, ma l’attività principale della sua vita fu la riorganizzazione dell’educazione musicale in Finlandia. Wegelius fondò la Scuola di musica di Helsinki (”Helsingin musiikkiopisto”, oggi Accademia Sibelius, ”Sibelius-Akatemia”) e ne fu il primo Direttore. In suo onore, presero il loro nome un istituto musicale di Helsinki e la Fondazione che lo controlla.

Tapio Nurminen è probabilmente l’unico storico finlandese e imprenditore informatico ad aver realizzato un video rap. Ha un desiderio: essere seppellito a Joutsa – quando verrà il momento, beninteso! –, dove i suoi antenati hanno abitato almeno dal Cinquecento.

Lieven Ameel è uno studioso belga di Letterature finlandesi, che ha scritto la prima monografia sulla città di Helsinki nella letteratura fennofona. Terminata la sua tesi di dottorato, che trattava dell’immagine di Helsinki in Letteratura, ha cominciato ad occuparsi della relazione tra progettazione urbana e narrativa, soprattutto nello sviluppo delle aree di Kalasatama e Jätkäsaari. Lavora anche come insegnante, critico e traduttore.

Rosa Liksom è una scrittrice e un’artista che è stata insignita del prestigioso premio Finlandia. Ha studiato tutta la vita e sogna di capire di più il mondo.

Anna Baijars è un’editrice… laureata. Nel lungo viaggio dalla laurea alla sua attuale occupazione ha lavorato come venditrice sulle bancarelle del mercato, guida di museo, impiegata ai servizi sociali, insegnante di religione, assistente alla fotografia, giornalista, segretaria scientifica per un progetto dell’Associazione degli scrittori finlandesi e direttore esecutivo di un’impresa quotata in borsa. È fermamente convinta che la Letteratura renda il mondo un posto migliore in cui vivere.

Juho Kusti Paasikivi fu il settimo Presidente della Repubblica Finlandese. Come primo presidente dopo la guerra, ricoprì un ruolo importante sulla scena della politica estera. Oltre ad essere noto come studioso di giurisprudenza, il suo primo interesse in ambito accademico fu la storia, la lingua e la cultura russa. Gli studi umanistici rappresentarono inoltre una risorsa che risultò di grande utilità per Paasikivi, sia durante il periodo della lotta per l’indipendenza, che, successivamente, in occasione dei turbinosi avvenimenti della seconda guerra mondiale.

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Matti Klinge, Professore emerito, è uno degli storici finlandesi più celebri e produttivi, e i suoi studi sono largamente noti anche all’estero. Interviene spesso, con la sua autorevolezza, nelle discussioni culturali e ricopre numerosi incarichi di fiducia nel mondo scientifico. Quando era professore prestava molta attenzione all’insegnamento e alla direzione della ricerca. Klinge ha una maniera tutta visiva di rappresentarsi il mondo, ciò che appare evidente nel fatto che il suo hobby preferito è la pittura.

Professore di Musicologia, durante la sua lunga carriera Eero Tarasti ha trovato il tempo di fare più di quanto molti non riescano neppure a sognare. Studioso di musica classica e pioniere della semiotica in Finlandia, vanta un’attività internazionale di scala davvero mondiale.

Grazie alle sue ricerche Alma Söderhjelm raggiunse una fama internazionale e si fece strada nel mondo accademico finlandese più di quanto avesse saputo fare ogni altra donna in precedenza. Studiò soprattutto la storia della rivoluzione francese e ottenne la libera docenza e la nomina a Professore. Benché non fosse propriamente una femminista, seppe aprire una strada alla carriera universitaria delle donne; né fu solo una studiosa, ma anche una vivace scrittrice di letteratura d’evasione e intrattenimento.

Otto Donner fu il primo professore ordinario finlandese di Sanscrito e Linguistica comparativa. La sua specialità fu l’organizzazione del lavoro di ricerca sul campo. Fu un insegnante capace di sostenere e incoraggiare un’intera generazione di giovani linguisti, molti dei quali divennero studiosi apprezzati a livello internazionale. Donner esercitò una notevole influenza anche come rappresentante alle Diete nazionali e Ministro della Pubblica Istruzione ante litteram.

Professore ordinario di Estetica e Letteratura contemporanea, Carl Gustaf Estlander fu impegnato in un lavoro pionieristico sulla storia dell’arte finlandese già prima dell'istituzione della disciplina. Fu anche tra i più significativi promotori della fondazione del museo d’arte ”Ateneum” e della Società finlandese di Letteratura svedese (Svenska litteratursällskapet i Finland). Per quanto riguarda la sua posizione nella disputa linguistica di primo Novecento, Estlander prese le distanze sia dai più accesi fennomani che dai suecofoni radicali, e si pronunciò invece a favore del bilinguismo.

Eila Pennanen sognava una carriera da studiosa di finnico. Più che una ricercatrice vera e propria, diventò una personalità di rilievo in molti campi della letteratura e della cultura in generale. Durante la sua cinquantennale carriera pubblicò oltre cinquanta opere proprie e più di cento traduzioni in finnico. Pennanen fu, inoltre, una critica letteraria e culturale dalla penna affilata. La trasmissione delle proprie conoscenze e capacità alle future generazioni di autori e traduttori fu per lei un punto d’onore.

Fredrik Cygnaeus fu un poeta, storico e critico d’arte finlandese. Oltre a lavorare in università come Professore ordinario, Preside di Facoltà e Prorettore, fu un notevole mecenate nel campo artistico. Cygnaeus fu una figura chiave del movimento nazionalistico finlandese e il principale ideatore della festa del ’giorno di Flora’ (Floran päivä), la festa tradizionale degli studenti neodiplomati.

Susanna Pettersson ha iniziato a lavorare nei musei quando ancora era studente, alla fine degli anni Ottanta, e dall’autunno del 2014 dirige il museo d’arte Ateneum, uno dei più importanti del paese. In mezzo ha maturato un quarto di secolo di esperienza nei compiti più diversi del settore museale, da impiegata a direttrice della sezione sviluppo, in anni in cui il comparto ha subito profondi cambiamenti.

Michael Wexionius fu il primo Professore ordinario finlandese di Storia. Grazie alle sue doti e alle sue influenti relazioni, da figlio di un umile prete divenne professore, aristocratico e giudice. Fu il principale ideatore della cerimonia di inaugurazione dell’Accademia Reale di Turku nel 1640 ed esercitò un influsso notevole nel travaso delle vecchie tradizioni accademiche alla nuova università e sui primordi dell’attività scientifica dell’ateneo.

Riitta Uosukainen, Segretaria di Stato, ha una lunga carriera come deputata e portavoce del Parlamento finlandese, ed è stata anche Ministra della Pubblica istruzione. È nota per essere una sostenitrice del finnico in tutta la sua ricchezza e per la sua incrollabile fiducia nella formazione umanistica. Questo è il suo motto, ispirato alla scrittrice Minna Canth: ”Tutto, ma non una vita sonnolenta e moribonda!”.

Juha Kanerva è un giornalista sportivo che lavora per le testate ”Urheilusanomat” e ”Ilta-Sanomat”, ma la sua vita non è fatta solo di centimetri e secondi. Retaggio dello studio della storia, le questioni sociali lo interessano particolarmente, e di esse scrive e sottilizza nel programma “Jälkihiki” di Yle – Aamu tv. Inoltre, la penna di Kanerva ha prodotto decine di libri, da sola o in collaborazione con altri.

Daniel Juslenius fu Professore e Rettore dell’Accademia Reale di Turku e vescovo di Porvoo e Skara. Fu autore del primo vocabolario della lingua finnica e della traduzione di un fortunato e longevo catechismo, quello allestito dall’arcivescovo di Uppsala Olaus Svebilius, rielaborazione del ’piccolo catechismo’ di Lutero. Si distinse soprattutto come difensore della cultura finlandese e fu il religioso locale più influente del suo tempo.

Kersti Juva ha tradotto in finnico narrativa anglosassone dal 1972. In collaborazione con la sua insegnante, Eila Pennanen, Juva ha tradotto i primi due volumi della trilogia del Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien, e, come prima opera autonoma, il terzo volume della stessa trilogia. Quest’ultima opera, insieme alla traduzione di ‘Watership Down’ (it. ‘La collina dei conigl’i) di Richard Adams, le è valsa il premio nazionale per la traduzione. In seguito ha pubblicato a ritmo regolare traduzioni prima di libri fantasy, letteratura per l’infanzia e gialli, poi anche di classici e di prosa contemporanea.

Professore ordinario di Storia della Finlandia e della Scandinavia, Markku Kuisma ha studiato lo sviluppo della grande industria come settore dell’Economia mondiale. I suoi lavori principali esaminano i comparti chiave dell’ascesa del capitalismo moderno: minerario, forestale, petrolifero e delle banche commerciali. Tra di essi si è soffermato per esempio sulla Banca nazionale Kansallis-Osakepankki, sulla società petrolifera Neste e sulla multinazionale metallurgica Outokumpu. Interviene frequentemente sui media su tematiche connesse all’economia, alla storia economica e alle relazioni tra poteri economico e politico.

Tuomas Anhava fece della franchezza la sua dote più tipica di critico letterario sempre disposto ad alzare l’asticella tanto con se stesso quanto con l’opera che si proponeva di valutare. Fu l’Eminenza grigia della Letteratura del suo tempo, un personaggio influente le cui fatiche restarono però nascoste al grande pubblico. Il lavoro quotidiano in redazione lo avvicinò a molti scrittori debuttanti; poté così accompagnare gli esordi di scrittori divenuti poi più tardi famosi. Anhava scrisse inoltre poesie e tradusse i versi di molti altri poeti noti.

Ilkka Niiniluoto ha a che fare con l’Università di Helsinki da oltre mezzo secolo. Studente di Matematica, si appassionò talmente alla Filosofia teoretica da diventare Professore ordinario di questa materia a soli 31 anni. Niiniluoto è noto come acuto filosofo della scienza e come colui che ha difeso una visione scientifica del mondo e la formazione universitaria, nel migliore spirito dell’Illuminismo.

La carriera di Baba Lybeck come giornalista e presentatrice è iniziata nella primavera del 1985, quando, l’anno della maturità, fu assunta come conduttrice radiofonica a Radio City. Gli impegni in redazione si sono portati via gran parte del tempo che avrebbe voluto dedicare agli studi di Scienze della letteratura, e la conduzione del telegiornale del canale televisivo Nelonen (Nelosen Uutiset) ha finito per assorbirla del tutto. Alle soglie del suo quarantesimo compleanno è tornata all’università e si è finalmente laureata, nonostante gli impegni di un lavoro a tempo pieno e le quotidiane fatiche familiari. Baba ricarica le batterie per affrontare le difficoltà di ogni giorno praticando il triathlon, leggendo e andando in barca.

Kustaa Vilkuna, accademico di Finlandia, fu professore ordinario di Etnologia, capo dell’ufficio censura di guerra finlandese ai tempi del secondo conflitto mondiale e figura politicamente molto influente. Partecipò attivamente all’istituzione della Fondazione per la cultura contadina e fu membro di innumerevoli associazioni, società e consigli. Vilkuna ebbe inoltre un notevole ascendente nel dibattito politico della Finlandia post-bellica.

Minna Lindgren è una giornalista e scrittrice nota per la sua capacità di trattare con senso dell’umorismo e coraggio argomenti spinosi come la vecchiaia e… l’Opera lirica. Ha studiato per dodici anni musicologia come materia principale all’Università di Helsinki. Il suo campo più specifico sono i programmi radiofonici, gli elzeviri e i bozzetti di musica classica. La sua trilogia ambientata nella casa di riposo ”Ehtoolehto” ha riscosso un buon successo internazionale.

Arthur Långfors fu un notevole studioso, interprete ed editore di testi francesi del Medio Evo. Come molti professori del tempo, quando la Finlandia conseguì l’Indipendenza fu impegnato in compiti diplomatici e rappresentò il paese in numerosi congressi. Oltre agli impegni di professore di Filologia romanza, Långfors ricoprì gli incarichi di Preside di Facoltà, Prorettore e Rettore dell’Università di Helsinki.

Jaakko Leino si occupa delle relazioni che intercorrono da un lato tra le strutture e il significato della lingua, dall’altro tra lingua e pensiero. Ha studiato i fenomeni grammaticali e i loro cambiamenti da diversi punti di vista e strutture linguistiche. Si interessa anche ai contenuti dell’insegnamento scolastico della madrelingua e alle questioni legate allo status sociale del finnico.

Ne ha fatta di strada, Henry Hedman, dalla Scuola di Economia e Commercio di Riihimäki fino all’università di Helsinki (dove insegna lingua e cultura Rom), passando tra l’altro attraverso un’università canadese e l’Istituto per le lingue di Finlandia. Ricerca e insegnamento ce li ha proprio nel cuore, perché è attraverso di essi che può agire da mediatore tra comunità Rom e popolazione locale. Hedman è anche un musicista e ha inciso numerosi dischi di musica religiosa. Si presta infine occasionalmente a fare da conferenziere e si esibisce in varie occasioni con il suo gruppo musicale.

Durante gli studi, Mari Hatakka ha lavorato come ballerina e corista nelle tournée di Topi Sorsakoski, degli Agents e dei Leningrad Cowboys. Nel 2000 ha cominciato una più che meritata pensione ”go-go”, durante la quale ha scritto la sua tesi di dottorato in Folkloristica sul tema del rapporto tra relazioni eterosessuali e modelli culturali. Già durante il periodo in cui lavorava alla sua tesi di dottorato Hatakka ha maturato la decisione di abbandonare il mondo accademico e continuare la sua carriera nel mondo degli affari. Direttrice del settore sviluppo della ditta ‘Lippupiste’, Hatakka ha commentato i fenomeni legati alla cultura di coppia in qualità di esperta nel reality ”Ensitreffit alttarilla” (it. “Primo appuntamento all’altare”).

Hilma Granqvist, ricercatrice esperta dell’area della Palestina, lavorò come insegnante nelle scuole di istruzione popolare e fu la prima donna a conseguire un dottorato di ricerca in Sociologia in Finlandia. Le sue idee innovatrici nel suo settore di ricerca e il fatto di essere una donna ne ostacolarono, pare, la carriera accademica. A livello internazionale ottenne importanti riconoscimenti già all’inizio della sua attività scientifica, mentre in patria dovette aspettare a lungo.

Minna Palander-Collin studia la storia della lingua inglese, il cambiamento linguistico e la lingua come strumento di interazione sociale e costruzione dell’identità. All’università di Helsinki è professore responsabile per la Filologia inglese e vicedirettrice con responsabilità della ricerca del Dipartimento di Lingue moderne.

Juhani Aho è noto per i romanzi Rautatie (’La strada ferrata’) e Juha, oltre che per una miriade di scritti brevi. Fu il primo scrittore finlandese che riuscì a vivere con i proventi della sua professione. A margine della sua attività letteraria, Aho diresse diversi giornali e come pubblicista ebbe una lunga carriera. Fu, tra l’altro, uno dei fondatori del quotidiano ”Päivälehti”, antesignano di ”Helsingin Sanomat”. Il suo hobby prediletto fu la pesca, e festeggiò il suo cinquantesimo compleanno con la canna in mano…

Se si è nati in Europa, si parla presumibilmente come madrelingua la propria lingua nazionale. Gli africani, invece, crescono in un ambiente linguisticamente molto più ricco. Proprio le lingue e le culture africane ci insegnano a orizzontarci in panorami linguistici complessi in modo creativo. È stato questo che ha attirato Axel Fleisch allo studio dell’Africa, e ancora consituisce per lui una forte motivazione.

Penti Saarikoski lo si ricorda come un poeta un po’ scapigliato, che visse una vivace vita di artista. La sua produzione letteraria comprende numerose raccolte di poesia e pregevoli traduzioni. Comunista convinto, fu anche un articolista pungente con la cultura del suo tempo e concretizzò il suo impegno politico candidandosi due volte, ma invano, al Parlamento.

Sakari Pesola è un insegnante di Storia ed educazione civica con tre grandi passioni: la storia, appunto, la musica e le tecniche di orientamento. Dal punto di vista professionale fino ad oggi ha dovuto dividere equamente il suo tempo tra la musica e la storia. Quanto al tempo libero, l’orientamento ha avuto la meglio sul resto, anche se Pesola ammette di appartenere alla categoria dei patiti dello sci. Oltre che con il complesso dei ”Kolmas Nainen”, si è esibito come chitarrista tra le fila dei ”Moon Cakes” e dei ”Luunelonen”.