I primi anni dello studio delle logiche filosofiche hanno assistito ad una caratterizzazione delle loro nozioni di base in termini assiomatici. Più tardi, con l’invenzione della semantica di Hintikka-Kripke per la logica modale e sue estensioni, i metodi semantici sono diventati l’approccio privilegiato da parte di filosofi, matematici ed informatici teorici. Questi metodi, tuttavia, non riflettono la natura del processo inferenziale che è necessariamente connesso ad una rappresentazione logica.

La moderna teoria della dimostrazione è nata dall’insufficienza del metodo assiomatico, nel tentativo di dare una rappresentazione fedele del processo di inferenza logica. Il lavoro di Sara Negri in quest’area si è svolto principalmente nell’ambito della teoria della dimostrazione pura, dal 1997 al 2003, nella tradizione di Gentzen, Ketonen, Dragalin, Troelstra. Nel 2003 ha trovato un modo per estendere ciò che aveva ottenuto fino a quel punto alle aree principali della logica filosofica. Al tempo, lo sviluppo di sistemi inferenziali per la logica modale e aree relative era considerata da molti un’impossibilità.

Festeggiando l'ottantacinquesimo compleanno di Oiva Ketonen
Foto: Archivio privato di Sara Negri

Un passo decisivo nel programma è stata la formulazione di sistemi per le logiche modali di base entro una metodologica ben sviluppata per l’analisi della struttura delle prove chiamata proof analysis. L’articolo decisivo sul tema è uscito nel 2005 ed è diventato un lavoro molto influente che è anche servito come base per numerose tesi di dottorato, sia in Finlandia che all’estero. Un’esposizione della teoria forma la quarta parte della monografia scritta in collaborazione con Jan von Plato, Proof Analysis.